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  • Venerdì 20 ottobre 2023

Il soldato statunitense Travis King è stato accusato di diserzione

Era entrato illegalmente in Corea del Nord lo scorso luglio senza un motivo apparente, ed era stato detenuto lì per due mesi

(AP Photo/Morry Gash, File)
(AP Photo/Morry Gash, File)
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L’agenzia di stampa britannica Reuters ha ottenuto dei documenti che confermano l’incriminazione di Travis King, il soldato che a luglio era entrato illegalmente in Corea del Nord. Contro King ci sono otto capi d’accusa in base al Codice uniforme di giustizia militare, tra cui diserzione (per essersi appunto recato in Corea del Nord), aggressione contro commilitoni e possesso di immagini intime che ritraggono minori. Alcuni funzionari statunitensi hanno confermato l’incriminazione di King all’agenzia di stampa Associated Press.

King era entrato in Corea del Nord il 18 luglio: aveva appena finito di scontare una pena di quasi due mesi in Corea del Sud dopo essersi dichiarato colpevole di aggressione e distruzione di proprietà pubblica per aver danneggiato un’auto della polizia durante una rissa, era stato rilasciato e avrebbe dovuto essere trasferito negli Stati Uniti, dove con buone probabilità sarebbe stato avviato un provvedimento disciplinare a suo carico. La scorta militare lo aveva lasciato all’ingresso del terminal dell’aeroporto, da dove si sarebbe dovuto imbarcare. King però non era mai salito sull’aereo: si era invece unito a un tour guidato diretto alla Joint Security Area, l’unico punto di contatto diretto tra gli eserciti delle due Coree al confine tra i due paesi. Era poi entrato in Corea del Nord, dove era stato detenuto. King non ha ancora spiegato il motivo del suo gesto.

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Mentre era detenuto in Corea del Nord, i veritici dell’esercito avevano inizialmente deciso di ritenerlo “assente senza permesso” e non un disertore, ovvero una persona che ha deciso di lasciare l’esercito in modo permanente senza permesso. L’accusa di diserzione a cui è ora sottoposto invece è ben più grave, e comporta una pena massima di congedo con disonore, obbligo di restituire tutta la retribuzione percepita e reclusione di cinque anni. In tempo di guerra, per i disertori può essere anche applicata la pena di morte.

A settembre era stato espulso dalla Corea del Nord – grazie a una mediazione del governo svedese, dato che gli Stati Uniti non hanno rapporti diplomatici diretti con il governo nordcoreano – e rimpatriato negli Stati Uniti, dove era stato immediatamente preso in custodia dalle autorità statunitensi. Da allora l’esercito si era però rifiutato di dire pubblicamente cosa sarebbe accaduto a King, dicendo che la priorità era quella di  garantire che il soldato ricevesse le cure adeguate dopo essere stato trattenuto per due mesi dalla Corea del Nord. Le accuse tuttora non sono state annunciate pubblicamente, e non si sa ancora quando si terranno i processi.

I documenti di Reuters mostrano però che l’esercito ha comunque deciso di perseguirlo per la cattiva condotta precedente alla fuga in Corea del Nord. Secondo i documenti, King avrebbe già tentato di fuggire dalla custodia militare statunitense nell’ottobre del 2022 (era entrato nell’esercito nel gennaio del 2021). Avrebbe lasciato la sua base varie volte dopo il coprifuoco e sarebbe stato trovato a bere alcolici in servizio, cosa che viola i regolamenti dell’esercito. Nel luglio del 2023 avrebbe anche cercato di convincere un’utente minorenne di Snapchat non meglio identificata a «produrre consapevolmente e volontariamente pornografia infantile». King ha 23 anni, e sarebbe stato trovato in possesso anche di altri materiali illegali di quel tipo.

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