Il discorso di Joe Biden che mette insieme Israele e Ucraina

Il presidente statunitense ha presentato un piano da circa 105 miliardi di dollari in aiuti economici e militari ai due paesi, nel tentativo di convincere Congresso e opinione pubblica

(Jonathan Ernst/Pool via AP)
(Jonathan Ernst/Pool via AP)

Nella notte tra giovedì e venerdì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha fatto un raro discorso trasmesso in televisione in cui ha annunciato una nuova misura per finanziare gli sforzi di guerra dell’Ucraina contro la Russia e di Israele contro Hamas, sostenendo che fornire aiuti economici e militari ai due paesi sia negli interessi degli Stati Uniti e contribuisca alla stabilità di tutto il mondo.

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Il discorso è stato trasmesso dallo Studio Ovale, l’ufficio del presidente alla Casa Bianca, ed è soltanto il secondo che Biden fa in diretta televisiva dall’inizio della sua presidenza, nel 2021. L’obiettivo immediato era presentare una misura che prevede circa 105 miliardi di dollari di aiuti economici e finanziari divisi in questo modo: 10,6 miliardi di dollari per il sostegno militare a Israele, 61,4 miliardi in aiuti militari e assistenza economica all’Ucraina (a cui il governo statunitense ha già dato 113 miliardi da quando il paese è stato invaso dalla Russia), circa 9 miliardi per fornire assistenza umanitaria alla Striscia di Gaza e Israele (non è chiaro in quale proporzione), 3,7 miliardi per rafforzare la sicurezza dell’ambasciata statunitense in Israele, 12 miliardi da destinare alle strutture al confine fra Stati Uniti e Messico e 7,4 miliardi per sostenere Taiwan e altri alleati nell’area, presumibilmente per contrastare l’espansionismo cinese. Queste cifre non sono state date da Biden durante il suo discorso ma sono state diffuse oggi dalla sua amministrazione, in particolare dall’ufficio per la Gestione e il Bilancio.

Durante il suo discorso Biden ha cercato di spiegare ai suoi concittadini la ragione per cui gli Stati Uniti stanno spendendo enormi quantità di denaro per finanziare guerre lontane dal loro territorio:

«La storia ci ha insegnato che quando i terroristi non pagano un prezzo per il loro terrore, quando i dittatori non pagano un prezzo per la loro aggressione, provocano ancora più caos e morte e distruzione. Vanno avanti. E il costo e le minacce per l’America e per il mondo continuano ad aumentare».

Il discorso di Biden aveva anche l’obiettivo di convincere un’opinione pubblica e una classe politica che sono sempre più scettiche nei confronti di queste enormi spese. Gli Stati Uniti hanno già speso più di 100 miliardi di dollari per sostenere la resistenza ucraina, ma Biden ha definito queste spese «un investimento intelligente che garantirà dividendi per la sicurezza dell’America per generazioni, che ci aiuterà a tenere le truppe americane lontano dal pericolo e ci aiuterà a costruire un mondo che è più sicuro, più sano e più prospero per i nostri figli e i nostri nipoti».

La decisione di presentare in un’unica misura gli aiuti militari all’Ucraina e quelli a Israele è probabilmente dettata anche dalla necessità di convincere un Congresso diviso ed estremamente litigioso ad approvare la misura nella sua interezza. In questo momento la Camera americana, tra le altre cose, è priva di uno speaker, cosa che rende particolarmente complicato mettere insieme accordi politici sofisticati. Biden però ha anche dato una ragione più concreta per cui, secondo lui, le minacce contro l’Ucraina e quelle contro Israele sarebbero simili:

«Hamas e Putin rappresentano minacce differenti ma hanno questo in comune. Entrambi vogliono distruggere completamente una democrazia vicina – distruggerla completamente. Lo scopo esplicito della resistenza di Hamas è la distruzione dello stato di Israele e l’uccisione del popolo ebraico. Hamas non rappresenta il popolo palestinese. Hamas usa i civili palestinesi come scudi umani, e famiglie palestinesi innocenti soffrono enormemente a causa di questo».

Parlando del probabile e imminente intervento di terra di Israele nella Striscia di Gaza, Biden ha detto di aver parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu della necessità di agire rispettando «le leggi della guerra», che impongono «di proteggere i civili in un combattimento al meglio delle proprie possibilità. La popolazione di Gaza ha bisogno urgente di cibo, acqua e medicine», e ha aggiunto: «Come ho detto mentre ero in Israele, e per quanto sia difficile, non possiamo rinunciare alla pace. Non possiamo rinunciare a una soluzione a due stati».

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Biden ha poi dedicato la parte finale del suo discorso all’aumento degli episodi di antisemitismo che stanno avvenendo in questi giorni in vari paesi del mondo, ma ha parlato anche dell’aumento dell’islamofobia. «Dobbiamo condannare l’antisemitismo. Ma dobbiamo anche condannare senza esitazioni l’islamofobia».