Cercare lavoro con le app di dating

È una cosa diventata più frequente a partire dalla pandemia: Tinder sta provando a impedirlo, mentre Grindr lo incentiva

(Ivan Radic, Flickr)
(Ivan Radic, Flickr)

È abbastanza noto che LinkedIn, la piattaforma nata nel 2002 per mettere in contatto persone che offrono e cercano lavoro, sia diventata negli ultimi anni un social network usato anche per scopi diversi da quelli per cui era stata pensata, come per esempio per chiedere a qualcuno di uscire. Secondo un sondaggio condotto a luglio su un campione di mille donne attive su LinkedIn il 91 per cento ha ricevuto almeno una volta messaggi di flirt, anche inappropriati, e il 31 per cento di questi proponevano esplicitamente un incontro di natura sessuale o romantica.

Dall’altro lato, le app di dating, cioè quelle pensate per far incontrare persone che cercano partner sessuali o per appuntamenti romantici, sembrano avere da un po’ lo stesso problema al contrario, e cioè che sempre più persone le usano per trovare lavoro o per ottenere contatti e informazioni di tipo professionale. Un comportamento che è stato recentemente incentivato da alcune app e vietato da altre.

Fare networking, ossia creare una rete di contatti che potrebbero essere utili in campo lavorativo, in luoghi e occasioni non prettamente professionali non è raro, e che ciò avvenga sulle app di incontri accade in realtà da qualche anno. Nel 2017 per esempio la dating app Bumble aveva reso disponibile Bumble Bizz, una modalità di utilizzo dell’applicazione per utenti interessati a fare networking professionale, anche se senza particolare successo.

Secondo un articolo del Wall Street Journal però utilizzare le dating app per cercare lavoro è diventato molto più comune con l’inizio della pandemia, quando tante persone si sono trovate senza un impiego e molte occasioni informali in cui “fare rete” sono scomparse a causa del distanziamento sociale. Per alcune categorie lavorative (eccetto quelle legate al sex work, che è vietato pubblicizzare su queste app) lo spazio sul profilo e le foto vengono utilizzate per comporre un vero e proprio annuncio: è abbastanza comune ad esempio che i personal trainer si facciano pubblicità su Grindr, l’app più famosa nella comunità LGBT+ dedicata a uomini in cerca di altri uomini.

Ma altre persone utilizzano queste app anche per lavori che non hanno a che fare con l’aspetto fisico. Alcuni liberi professionisti, come i musicisti, le usano per trovare altri musicisti o cantanti con cui collaborare. Altri ancora per raccogliere fondi: ad esempio, l’autore di un libro per bambini sulle disabilità, Christian Jones, ha usato il suo profilo su Hinge, un’altra app di appuntamenti, per raccogliere fondi per la sua startup che progetta scarpe da ginnastica per bambini con disabilità motorie. Jones ha detto al Wall Street Journal che più di 50 persone che ha incontrato sull’app hanno fatto delle donazioni o comprato il suo libro, ma anche che raramente è stato lui per primo a scrivere agli altri utenti, dato che non tutti sono contenti che le dating app vengano utilizzate in questo modo. Diversi infatti dicono di non apprezzare i messaggi di persone che vogliono parlare di lavoro in uno spazio che usano per la loro vita privata.

– Leggi anche: Guida alle “dating app” in circolazione

La maggior parte delle persone comunque non usa queste app specificamente per trovare lavoro, quanto più per fare conoscenze che potrebbero in un secondo momento tornare utili a questo scopo. Ad esempio, alcuni utenti esprimono interesse per persone che lavorano in campi dove vorrebbero anche loro lavorare e, se l’interesse è corrisposto, durante la conversazione o al primo appuntamento chiedono informazioni a riguardo. La dinamica è simile a quella molto diffusa su LinkedIn di scrivere a persone che lavorano in una precisa azienda chiedendo se ci sono posizioni aperte, o di poter avere informazioni con l’obiettivo di farsi notare. A volte questo può anche essere utile per capire se candidarsi o meno per una posizione, dato che nel clima informale di un appuntamento una persona sarà più incline a parlare liberamente del proprio datore di lavoro.

Alcuni non hanno bisogno di trovare un impiego e non si occupano di assunzioni, ma usano il proprio profilo per diffondere annunci di lavoro nella zona. Un utente di Grindr di Manchester ha inserito nel suo profilo la frase «hai bisogno di un lavoro? Ne conosco qualcuno». In un’intervista con Vice ha spiegato che «aiutare le persone a trovare lavoro non è la mia ragione principale per essere su Grindr, ma non vedo nulla di strano nell’usarlo in questo modo. È solo un’estensione naturale del tag ‘networking’ che Grindr permette di usare come filtro di ricerca». Lui aveva lavorato nelle risorse umane in passato e l’idea gli era venuta perché nel suo gruppo di amici c’era sempre qualcuno che cercava o voleva cambiare lavoro.

Nonostante sia usata principalmente per organizzare incontri a sfondo sessuale fra uomini a cui piacciono altri uomini, Grindr è aperta alla creazione di legami di altro tipo fra i suoi utenti e li incoraggia a “fare rete”. Per chi abita in provincia o comunque lontano dai grandi centri è utile anche per trovare altre persone queer con cui uscire e alcuni politici l’hanno usata per pubblicare annunci elettorali. Un portavoce dell’azienda ha detto a Business Insider che secondo le loro stime circa il 25 per cento degli utenti usano l’app per fare networking e loro stessi l’hanno utilizzata per assumere persone. L’amministratore delegato di Grindr, George Arison, ha confermato al Wall Street Journal di «aver assunto o aver avuto rapporti professionali con diverse persone incontrate sull’app nel corso degli anni». In passato, Grindr ha anche pubblicato varie volte nel suo feed annunci di posizioni aperte all’interno dell’azienda.

Le altre dating app non sono però altrettanto felici di questo fenomeno, dato che sostengono che peggiori la qualità dell’esperienza dei suoi utenti. Le linee guida di Tinder, forse la dating app più famosa, consigliano di «creare legami personali, non commerciali» e all’inizio del 2023, l’azienda ha iniziato a rimuovere i link ai social media dalle biografie dei profili per impedire alle persone di utilizzare l’app per accrescere i propri follower su altri social, come Instagram, e promuovere le proprie attività. In un comunicato, l’azienda ha scritto che «Tinder non è un luogo in cui promuovere le proprie attività e cercare di fare soldi. Gli utenti non devono pubblicizzare, promuovere o condividere i propri social per ottenere follower, vendere oggetti, raccogliere fondi o fare campagne politiche».

Tuttavia, quando l’intenzione di trovare lavoro o fare networking non è dichiarata ma viene fuori come interesse per un particolare tema durante le conversazioni è difficile da arginare. Negli Stati Uniti, questo trend sembra essere particolarmente in crescita in California, dove abitano moltissime persone giovani che utilizzano le dating app e dove nell’ultimo anno diverse grandi aziende tecnologiche hanno licenziato migliaia di dipendenti. Questo fenomeno però è presente in tutti i paesi dove le app di incontri sono popolari, specialmente in Cina.

Ad agosto del 2023 LinkedIn ha chiuso tutti i suoi uffici in Cina e ha ritirato dal mercato la versione cinese della sua piattaforma, dopo che l’amministratore delegato Ryan Roslansky aveva comunicato la scelta parlando di «cambiamenti nel comportamento degli utenti e una crescita dei ricavi più lenta». Questa decisione non ha aiutato in un momento in cui la disoccupazione fra persone tra i 16 e i 24 anni nel paese è particolarmente alta. In un articolo pubblicato a metà settembre, la rivista online che si occupa di Cina Sixth Tone ha spiegato come l’assenza di LinkedIn abbia portato molti giovani cinesi ad usare Tinder per trovare lavoro. Le dating app in Cina sono estremamente popolari (sono 275 quelle al momento disponibili nel paese), ma Tinder nello specifico è vietata dal governo e per utilizzarla bisogna scaricare una VPN. Questo è paradossalmente un incentivo per gli utenti interessati a fare networking: le persone che la usano hanno infatti solitamente studiato all’estero e lavorano per grandi aziende internazionali molto ambite.

Utilizzare le dating app con questo scopo sembra essere diventato così popolare che su altri social, come la piattaforma social cinese Xiaohongshu, è diventato virale un post che dava consigli su come utilizzare Tinder per trovare un lavoro, fra cui cercare di “matchare” con persone che lavorano nel settore dove si vuole lavorare.