Gli Stati Uniti dicono che la Serbia ha iniziato a ritirare i soldati che aveva ammassato al confine col Kosovo 

Due soldati del contingente NATO KFOR, presente in Kosovo dal 1999 (AP Photo/Bojan Slavkovic)
Due soldati del contingente NATO KFOR, presente in Kosovo dal 1999 (AP Photo/Bojan Slavkovic)

Martedì il governo degli Stati Uniti ha detto che la Serbia ha iniziato a ritirare i soldati che aveva ammassato al confine col Kosovo alla fine della settimana scorsa: «Abbiamo visto che hanno iniziato ad allontanare quelle forze ed è un fatto positivo», ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, senza dare altri dettagli. Sabato scorso il governo degli Stati Uniti aveva parlato di un «grosso dispiegamento militare» serbo al confine col Kosovo e ne aveva chiesto il ritiro immediato. Lunedì il capo di stato maggiore serbo Milan Mojsilovic aveva detto che il numero di soldati sul confine era stato dimezzato, ritornando al livello ordinario di circa 4.500.

Il dispiegamento di soldati serbi al confine col Kosovo era stato attuato dopo giorni di rinnovate tensioni con la Serbia, che si erano intensificate dopo un attacco compiuto domenica 24 settembre nel nord del Kosovo da alcuni uomini armati serbi, in cui era stato ucciso un poliziotto kosovaro. L’attacco, a cui erano seguiti scontri, aveva interrotto un periodo di relativa calma in Kosovo dopo le grosse tensioni della scorsa primavera.