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  • Lunedì 25 settembre 2023

Il nuovo leader della sinistra greca arriva dalla finanza

Stefanos Kasselakis ha vinto le primarie di Syriza, il principale partito di opposizione, pur non avendo mai ricoperto ruoli politici

Stefanos Kasselakis
(AP Photo/Yorgos Karahalis)
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Domenica in Grecia Stefanos Kasselakis è stato eletto come nuovo presidente di Syriza, il principale partito di sinistra – e quindi al momento di opposizione – del paese. Kasselakis ha ottenuto il 56,7 per cento dei voti nelle primarie di partito, contro il 43,3 per cento dell’ex ministra del Lavoro Effie Achtsioglou: è un risultato notevole, soprattutto considerando che Kasselakis non ha praticamente alcuna esperienza in politica e fino a pochi mesi fa abitava negli Stati Uniti, dove ha lavorato a lungo nel settore finanziario.

Kasselakis ha 35 anni ed è nato in un ricco quartiere di Atene. All’età di 14 anni si trasferì in Massachusetts, negli Stati Uniti, dove frequentò le scuole superiori e poi si laureò in finanza e relazioni internazionali alla prestigiosa Università della Pennsylvania. Nel 2008 lavorò brevemente come volontario alle elezioni primarie per il Partito Democratico statunitense, nello staff di Joe Biden (che perse le primarie, ma venne poi scelto come vicepresidente da Barack Obama). All’età di 21 anni cominciò a lavorare per Goldman Sachs, un’importante banca d’investimento con sede a New York.

Era il 2009: in Grecia sarebbe presto iniziata una grave crisi economica che avrebbe portato il paese a chiedere l’aiuto finanziario delle istituzioni europee e del Fondo monetario internazionale. C’entrava in parte anche Goldman Sachs, dato che negli anni successivi emerse che dal 2001 la Grecia aveva pagato milioni di dollari a questa e ad altre banche di investimento perché mascherassero la quantità di denaro che il paese richiedeva in prestito dai mercati. Nel 2014 Kasselakis iniziò a investire nel settore delle spedizioni marittime, molto importante per l’economia greca.

Le elezioni per il nuovo leader di Syriza sono state organizzate in seguito alle dimissioni di Alexis Tsipras, fondatore del partito che si era dimesso dal ruolo di presidente lo scorso giugno in seguito ai risultati deludenti nelle elezioni politiche del 2019 e poi del giugno del 2023, vinte dal partito di centrodestra Nuova Democrazia del primo ministro Kyriakos Mitsotakis.

Kasselakis era tornato in Grecia dagli Stati Uniti la scorsa primavera, in occasione delle elezioni di giugno: si era candidato con Syriza, ma non era stato eletto. In seguito alle dimissioni di Tsipras, a fine agosto aveva annunciato la sua candidatura per il ruolo di presidente del partito, con un video che era circolato molto sui social media. Era l’unico candidato senza esperienza nel mondo della politica, mentre gli altri quattro candidati avevano ricoperto ruoli di governo.

Nel corso della campagna elettorale ha parlato più volte del suo ruolo in Goldman Sachs, sostenendo che questo gli abbia permesso di comprendere le ingiustizie del capitalismo. In un post su Facebook, per esempio, ha scritto: «Se non avessi conosciuto dall’interno il mondo del capitalismo, e se non avessi colto l’ingiustizia del denaro, potrei non essere di sinistra», mentre nel video di presentazione della sua campagna elettorale ha detto che il capitalismo «compra a basso costo il lavoro delle persone» e che «l’arroganza aiuta a guadagnare».

Nella breve campagna elettorale che ha seguito la sua candidatura, le proposte di Kasselakis sono sempre rimaste piuttosto vaghe: ha detto che intende tagliare le tasse per i dipendenti pubblici e privati, riformare il sistema giudiziario, eliminare la leva militare obbligatoria, legalizzare i matrimoni omosessuali – intenzione annunciata anche da Nuova Democrazia, il partito al governo – e favorire la separazione tra Stato e Chiesa (Kasselakis è dichiaratamente omosessuale, e dal 2019 è sposato con Tyler McBeth, un infermiere statunitense di 32 anni). Il suo programma elettorale però è stato spesso criticato come poco concreto dagli oppositori.

Ora secondo molti osservatori sarà importante capire se l’elettorato di Syriza continuerà a sostenere Kasselakis sul lungo termine, oppure se il suo consenso è stato perlopiù momentaneo e causato dall’elemento di novità che il nuovo leader ha portato nel panorama della politica greca.