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  • Giovedì 21 settembre 2023

Gli Stati Uniti invieranno nuovi aiuti militari all’Ucraina

Per un valore totale di 325 milioni di euro, ha detto Biden nell'incontro con Zelensky a Washington

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello statunitense Joe Biden alla Casa Bianca. Washington, 21 settembre 2023
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello statunitense Joe Biden alla Casa Bianca. Washington, 21 settembre 2023 (AP Photo/ Evan Vucci)
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Giovedì durante il suo viaggio negli Stati Uniti il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è andato alla Casa Bianca, dove è stato accolto dal presidente statunitense Joe Biden e dalla first lady Jill. Al termine dell’incontro Biden ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno nuovi aiuti militari all’Ucraina per un valore totale di 325 milioni di dollari (poco più di 300 milioni di euro). Ha anche detto che la prossima settimana verranno inviati in Ucraina i primi carri armati M1 Abrams promessi a gennaio.

Quella di questi giorni è la seconda visita di Zelensky negli Stati Uniti dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, cominciata nel febbraio del 2022, e avviene in un momento piuttosto critico per il suo paese. Sia il presidente Biden che la gran parte del Congresso continuano a sostenere la necessità di inviare aiuti all’Ucraina, ma alcuni hanno cominciato a esprimere dubbi. Intanto, nel paese continuano i bombardamenti russi.

Mercoledì Zelensky aveva partecipato per la prima volta di persona all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. In un breve discorso aveva accusato la Russia di «un’aggressione criminale e ingiustificata» e di voler utilizzare «il prezzo del cibo e le centrali nucleari come armi». «Se non riceviamo i vostri aiuti perderemo la guerra», ha aggiunto durante l’incontro di giovedì con circa cinquanta senatori, secondo quanto riferito dal leader della maggioranza Democratica al Senato, Chuck Schumer.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky assieme alla first lady Olena Zelenska posano una corona di fiori al memoriale dell'11 settembre 2001 al Pentagono, la sede del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, 21 settembre 2023

Volodymyr Zelensky e la first lady Olena Zelenska posano una corona di fiori al memoriale dell’11 settembre 2001 al Pentagono, la sede del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, 21 settembre 2023 (AP Photo/ Andrew Harnik)

Negli ultimi tempi l’Ucraina ha cercato di aumentare la pressione militare sulla Crimea, che è un’area strategica per la Russia e ha anche un grande valore simbolico, ma sembra che la sua attesissima controffensiva si stia muovendo piuttosto lentamente. In questi giorni il governo ucraino ha rimosso il ministro della Difesa e sei viceministri, probabilmente in relazione ai casi di corruzione che avevano riguardato alcune amministrazioni pubbliche ucraine. In più ha fatto causa a Ungheria, Slovacchia e Polonia perché continuano a vietare le importazioni di grano dal paese, e di contro il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha annunciato che la Polonia smetterà di fornire armi all’Ucraina.

Nel frattempo, dopo il discorso di Zelensky alle Nazioni Unite, la Russia ha lanciato il più grosso attacco delle ultime settimane contro cinque città ucraine, tra cui Kharkiv, Leopoli e la capitale Kiev. Negli attacchi sono state danneggiate diverse infrastrutture e sono state ferite almeno 18 persone. La società energetica nazionale, Ukrenergo, ha fatto sapere che gli attacchi hanno provocato blackout, danni ed estese interruzioni del servizio elettrico sia nella parte centrale che in quella occidentale del paese. Quella di provocare una crisi energetica in Ucraina in vista dell’inverno era stata una strategia della Russia anche negli ultimi mesi del 2022, che però non aveva causato gli effetti sperati.

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