La Tunisia ha vietato l’ingresso nel paese a una delegazione del Parlamento Europeo

Il presidente tunisino Kais Saied insieme alla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni (Tunisian Presidency via AP)
Il presidente tunisino Kais Saied insieme alla presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni (Tunisian Presidency via AP)

Mercoledì il governo tunisino ha vietato a una delegazione del Parlamento Europeo di entrare nel paese. La visita era in programma da tempo e sarebbe dovuta durare dal 14 al 16 settembre: della delegazione avrebbero dovuto far parte il parlamentare tedesco Dietmar Köster e i francesi Salima Yenbou, Mounir Satouri ed Emmanuel Maurel. Non è chiaro il motivo per cui il governo tunisino ha deciso di vietare la visita: in una lettera di mercoledì, pubblicata su Twitter dal giornalista italiano David Carretta, esperto di affari europei e corrispondente da Bruxelles per Radio Radicale, il ministero degli Affari esteri della Tunisia si limita a darne notizia citando le «molteplici riserve» che aveva avuto in passato riguardo alla visita.

Nell’annunciare il viaggio in Tunisia, la Commissione Affari esteri del Parlamento Europeo aveva spiegato che l’obiettivo della visita sarebbe stato quello di comprendere meglio la situazione politica nel paese e il rispetto della democrazia e dei diritti umani, alla luce della svolta autoritaria adottata negli ultimi mesi dal presidente Kais Saied, che sta tra le altre cose incolpando i migranti della pessima situazione economica e sociale in cui si trova la Tunisia. La visita sarebbe servita anche per valutare l’applicazione del memorandum d’intesa firmato a luglio tra l’Unione Europea e la Tunisia, che prevede aiuti finanziari al governo tunisino da parte dell’Europa in cambio di un impegno del governo tunisino a limitare le partenze dei migranti dalle coste del paese.

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