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  • Giovedì 14 settembre 2023

I paesi baltici hanno vietato l’ingresso nel loro territorio ai veicoli con targhe russe

È un'applicazione delle sanzioni europee contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina

Camion in attesa alla dogana di Chernyshevskoye, al confine tra Russia e Lituania, il 22 giugno 2022 (AP Photo, LaPresse)
Camion in attesa alla dogana di Chernyshevskoye, al confine tra Russia e Lituania, il 22 giugno 2022 (AP Photo, LaPresse)
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Mercoledì l’Estonia ha vietato l’ingresso nel proprio territorio a tutti i veicoli con targhe russe, come avevano già fatto la Lettonia e la Lituania negli ultimi giorni. Il ministero dell’Interno estone ha detto che è un’applicazione delle sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, secondo le indicazioni diffuse dalla Commissione Europea il 12 settembre.

Queste indicazioni dicono che i veicoli a motore immatricolati in Russia non possono circolare nel territorio europeo, dove potrebbero entrare ad esempio dai tre paesi baltici, che sono appunto confinanti con la Russia. Spetta agli stati membri decidere come applicare le sanzioni: ad esempio, per quanto riguarda i veicoli, le autorità di un paese possono decidere di confiscarli, ma anche di comportarsi in altro modo.

Le sanzioni, secondo la più recente interpretazione, prevedono inoltre che le persone di cittadinanza russa non possano portare all’interno dei paesi membri dell’Unione alcuni oggetti prodotti in Russia. Tra questi ci sono generatori elettrici e pneumatici, ma anche oggetti di uso personale come lamette per i rasoi, filo interdentale e vestiti; possono essere introdotti solo se usati più o meno nell’immediato dalle persone che li hanno con loro e dai loro familiari.

L’ingresso dei cittadini russi all’interno dei paesi dell’Unione Europea può essere ancora consentito in base alle regole nazionali sui visti. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha commentato le nuove misure europee definendole «razziste».