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  • Mercoledì 30 agosto 2023

In Gabon c’è stato un colpo di stato

È stato fatto da un gruppo di militari per protestare contro le elezioni di sabato vinte dal presidente uscente Ali Bongo Ondimba, che è stato arrestato

I militari durante l'annuncio del colpo di stato in diretta televisiva
I militari durante l'annuncio del colpo di stato in diretta televisiva
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Un gruppo di militari del Gabon ha comunicato di aver preso il potere nel paese per protestare contro i risultati delle elezioni locali, legislative e parlamentari di sabato, che secondo i dati del Centro elettorale nazionale sono state vinte dal presidente uscente Ali Bongo Ondimba con il 64,27 per cento dei voti. I membri dell’opposizione avevano accusato il governo di «frodi orchestrate» durante il voto per sfavorire i rivali di Ali Bongo, che si presentava per il suo terzo mandato, e il governo aveva risposto imponendo il blocco di internet e un coprifuoco.

In un messaggio televisivo trasmesso sul canale Gabon 24, dodici militari tra guardie presidenziali, membri dell’esercito e agenti di polizia hanno annunciato di aver annullato i risultati delle elezioni e di aver sciolto «tutte le istituzioni della repubblica». Uno di loro ha aggiunto che hanno «deciso di difendere la pace mettendo fine all’attuale regime» a causa di politiche di «governo irresponsabili e imprevedibili che hanno progressivamente deteriorato la coesione sociale e che rischiano di portare il paese nel caos».

I militari hanno anche detto che i confini del paese sono stati chiusi «fino a futura comunicazione». Il loro annuncio è stato diffuso anche sul principale canale della televisione pubblica, Gabon Première. I militari hanno aggiunto che Ali Bongo è stato messo agli arresti domiciliari. Il presidente deposto lo ha confermato in un video pubblicato sui social media e realizzato all’interno del palazzo presidenziale, in cui ha invitato i suoi sostenitori in tutto il mondo a protestare contro il colpo di stato.

Poche ore dopo centinaia di militari hanno portato in trionfo per le strade di Libreville, capitale del paese, Brice Oligui Nguema, il comandante a capo della Guardia Repubblicana, il corpo dell’esercito che si occupa della protezione del presidente. Molti hanno gridato cori in suo onore, come “Oligui presidente”.

Al momento non è chiaro che ruolo Brice Oligui Nguema abbia avuto nel colpo di stato, né che ruolo avrà in futuro. Intervistato dal quotidiano francese Le Monde ha detto di non considerarsi a capo del governo per ora, e che nelle prossime ore i militari si riuniranno per discutere e decidere insieme chi guiderà un governo di transizione.

Secondo il Centro elettorale nazionale il principale sfidante di Ali Bongo, Albert Ondo Ossa, è rimasto fermo al 30,77 per cento dei voti. L’agenzia di stampa AFP scrive che mercoledì mattina ci sono stati spari nella capitale del paese, Libreville.

Il Gabon si trova nell’Africa centro-occidentale ed è uno dei paesi più ricchi del continente in termini di PIL pro capite. È un produttore di petrolio ed è ricco di legname e manganese, ma secondo la Banca Mondiale un terzo dei suoi circa 2,4 milioni di abitanti vive in condizioni di povertà. Ali Bongo ha 64 anni ed è il figlio di Omar Bongo, ex presidente del Gabon, che rimase al potere per quarantadue anni, governando fino agli anni Novanta in un sistema monopartitico. Dopo essere stato eletto per la prima volta nel 2009 alla morte del padre, Ali Bongo venne rieletto nel 2016 con 5.500 voti di vantaggio su Jean Ping, un diplomatico che dal 2008 al 2012 era stato presidente della Commissione dell’Unione Africana e prima ancora dell’Assemblea generale dell’ONU.

Anche in quel caso le opposizioni considerarono il voto fortemente condizionato da brogli: nel paese ci furono proteste seguite da una violenta repressione.