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  • Mercoledì 9 agosto 2023

La polizia dell’Irlanda del Nord ha diffuso per errore i dati personali di tutti i suoi agenti

Sono rimasti online sul sito ufficiale per un paio d'ore: si parla di un danno di «dimensioni monumentali», per diverse ragioni

(Charles McQuillan/Getty Images)
(Charles McQuillan/Getty Images)
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Martedì sul sito della polizia dell’Irlanda del Nord sono stati pubblicati per errore i dati personali di tutti suoi circa diecimila agenti. I dati sono stati disponibili per chiunque per circa due ore: una volta che alcuni agenti si sono accorti dell’errore, i dati sono stati rimossi. La polizia stessa però ha definito la loro pubblicazione «un errore di dimensioni monumentali», che potrebbe causare «danni incalcolabili».

La polizia dell’Irlanda del Nord garantisce da anni un elevatissimo grado di sicurezza ai propri agenti, per proteggerli da eventuali ritorsioni e attacchi terroristici da parte dei gruppi armati. Negli anni della guerra civile, conclusa nel 1998 con gli accordi del Venerdì Santo, i poliziotti nordirlandesi subivano spesso attacchi da parte degli gruppi nazionalisti e repubblicani, fra cui l’Irish Republican Army (IRA), che combatteva affinché l’Irlanda del Nord lasciasse il Regno Unito e si unisse all’Irlanda.

In un certo senso la guerra civile non si è mai conclusa del tutto, nel senso che anche dopo gli accordi del Venerdì Santo le violenze fra gruppi opposti sono continuate, così come quelle contro i poliziotti nordirlandesi. Ancora nel febbraio del 2023 un importante dirigente della polizia nordirlandese, John Caldwell, era stato attaccato da due uomini che avevano sparato diversi colpi di arma da fuoco, ferendolo gravemente. Per ragioni di sicurezza diversi poliziotti non parlano volentieri del proprio impiego, e a volte lo nascondono anche ai propri amici e alla propria famiglia, soprattutto se provengono da un contesto a maggioranza repubblicana.

Di solito i dati personali degli agenti vengono maneggiati con estrema prudenza, ma sembra che alla base della pubblicazione di martedì ci sia stato un errore umano: un agente stava rispondendo a una richiesta di accesso agli atti che chiedeva informazioni sulla gerarchia della polizia. Per errore, la risposta pubblicata sul sito conteneva il file da cui la persona che aveva risposto aveva reperito le informazioni: un database che contiene fra le altre cose i cognomi e la lettera iniziale dei nomi di tutti gli agenti, il loro grado e l’unità a cui fanno riferimento, dal capo della polizia Simon Byrne fino agli agenti di grado più basso.

Secondo il Belfast Telegraph l’elenco conteneva anche informazioni estremamente riservate a cui di norma hanno accesso pochissime persone, come la composizione delle unità contro la criminalità organizzata e i cognomi dei funzionari della polizia distaccati al servizio di intelligence britannico che ha sede a Holywood, nella periferia di Belfast. L’elenco non conteneva indirizzi privati, ma se finisse nelle mani dei gruppi armati repubblicani garantirebbe loro una quantità enorme di informazioni per potenziali attacchi.

«Parliamo probabilmente della peggiore falla nella sicurezza nella storia della polizia irlandese, nata 22 anni fa», ha scritto su BBC News il giornalista Julian O’Neill, che si occupa di Irlanda del Nord. «Se nell’elenco ci fossero stati anche gli indirizzi privati sarebbe stata una catastrofe, avrebbe di fatto agevolato i gruppi terroristi a prendere di mira gli agenti».

Giovedì si terrà una riunione di emergenza del comitato che sovrintende le forze di polizia nordirlandesi, di cui fanno parte alcuni membri del parlamento nordirlandese e diversi esperti indipendenti.