Alcuni paesi europei hanno cominciato a far evacuare i propri cittadini dal Niger dopo il colpo di stato

Una manifestazione di nigerini a favore dei golpisti, della Russia e contro la Francia dopo il colpo di stato (EPA/ISSIFOU DJIBO)
Una manifestazione di nigerini a favore dei golpisti, della Russia e contro la Francia dopo il colpo di stato (EPA/ISSIFOU DJIBO)

Dopo il colpo di stato della scorsa settimana in Niger, diversi paesi europei tra cui l’Italia hanno iniziato a organizzarsi per far evacuare i propri cittadini dal paese. Martedì mattina il ministero degli Esteri francese ha raccomandato ai cittadini francesi in Niger di lasciare il paese, seppure senza imporlo, e ha offerto anche ai cittadini di altri paesi europei di partire con gli aerei francesi. Il governo tedesco ha invitato i cittadini tedeschi – meno di cento, secondo il ministero degli Esteri – ad accettare l’invito francese. Il primo aereo francese è partito alle 4 di pomeriggio (ora italiana) da Niamey, la capitale del Niger.

Anche l’Italia per ora non ha imposto obblighi, ma il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto di aver offerto agli italiani in Niger la possibilità di rientrare in Italia con un volo speciale. Lunedì il ministro della Difesa Guido Crosetto aveva detto che gli italiani in Niger erano «un centinaio». Anche il governo spagnolo ha iniziato le operazioni di evacuazione dei cittadini spagnoli, circa 70 nel paese, ma non ha dato ulteriori dettagli per ragioni di sicurezza.

La Francia è il paese europeo che ha i maggiori legami col Niger, soprattutto per via di un durissimo regime coloniale imposto nel paese e mantenuto fino agli inizi del Novecento, che ha contribuito a generare l’attuale situazione d’instabilità del paese. Per questo è anche il paese che ha più cittadini in Niger: l’anno scorso erano circa 1.200, secondo il ministero degli Esteri francese, ma al momento sarebbero circa la metà perché molti starebbero trascorrendo il periodo estivo altrove.