Le violenze subite, gli omicidi commessi: la storia di Milena Quaglini

Tra il 1995 e il 1999 nelle province di Pavia e Padova una donna uccise tre uomini che l'avevano umiliata e avevano abusato di lei

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Domenica 2 agosto 1998, alle 15:50, una donna telefonò alla stazione dei carabinieri di Bascapè, in provincia di Pavia, e disse: «Venite, ho ucciso mio marito». Il corpo dell’uomo fu trovato sul balcone, avvolto in una coperta e nascosto da un tappeto. La donna aveva ucciso il marito la sera prima, al termine di una lite. Entrambi, come facevano con continuità, avevano bevuto molto. In casa c’erano le due figlie della coppia che non si erano accorte di nulla.

Poi quella donna uccise ancora. Si scoprì che aveva ucciso anche in precedenza: sempre uomini violenti, che l’avevano maltrattata, l’avevano violentata o avevano tentato di farlo.

Le due nuove puntate di Indagini, il podcast di Stefano Nazzi prodotto dal Post, raccontano la storia di quella donna: si chiamava Milena Quaglini, i giornali la chiamarono la «vedova nera del pavese» o la «casalinga serial killer».

La sua fu una storia di violenza, subita e inflitta, di tre omicidi che la giustizia italiana considerò in maniera diversa nei tre gradi di giudizio e di come anche le perizie psichiatriche diedero risultati diversi l’una dall’altra. Tutte le perizie però concordarono su un punto: Milena Quaglini non dimostrò mai nessun pentimento. Considerò quello che aveva fatto come una conseguenza logica di ciò che aveva subìto fin dall’infanzia.

Sulla sua storia, sulla sua reale lucidità quando commise i delitti, sull’effettiva capacità di intendere e di volere e su quanto la dipendenza da alcol abbia influito sulle sue azioni restano ancora molti dubbi, tante domande che non potranno mai avere risposta. E resta un’altra domanda senza risposta: se Milena Quaglini, nella sua vita, avesse ucciso anche altri uomini, oltre ai tre accertati dalle indagini.

Le due puntate sono disponibili da oggi sull’app del Post (scaricala qui) ma anche sulle principali piattaforme di podcast, come Spotify, Apple Podcasts, Amazon Music e Google Podcasts.