La Russia ha colpito alcuni porti ucraini sul fiume Danubio, vicino al confine con la Romania

(EPA/OPERATIONAL COMMAND 'SOUTH' HANDOUT via ANSA)
(EPA/OPERATIONAL COMMAND 'SOUTH' HANDOUT via ANSA)

Lunedì l’esercito russo ha compiuto un attacco coi droni contro alcuni porti ucraini sul fiume Danubio, vicinissimo al confine con la Romania. Sono state distrutte alcune infrastrutture di stoccaggio del grano e altri cereali nella città portuale di Reni. Il governo locale di Odessa ha detto che l’esercito russo ha colpito anche il porto di Izmail, dove non ci sono notizie di grossi danni come a Reni.

 

Colpendo i porti ucraini sul Danubio, la Russia ha preso di mira una delle poche vie per l’esportazione rimaste all’Ucraina dopo il ritiro della Russia dall’accordo sul grano, annunciato una settimana fa. L’accordo era in vigore da luglio del 2022 e aveva permesso alle navi cariche di cereali ucraini di lasciare l’Ucraina e transitare sul mar Nero in sicurezza nonostante la guerra. Negli ultimi giorni la Russia aveva già colpito tre porti ucraini sul mar Nero: quelli di Odessa, Mykolaiv e Chornomorsk, in tutti i casi danneggiando importanti infrastrutture necessarie a stoccare i cereali o a esportarli.