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  • Martedì 11 luglio 2023

Quanti soldati russi sono morti in Ucraina

Circa 47mila, secondo uno studio realizzato da due giornali indipendenti russi: la Russia aveva stimato che fossero meno di 6mila

Un carro armato russo distrutto dall'esercito ucraino nella regione di Kharkiv, nel nord-ovest dell'Ucraina (John Moore/Getty Images)
Un carro armato russo distrutto dall'esercito ucraino nella regione di Kharkiv, nel nord-ovest dell'Ucraina (John Moore/Getty Images)
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I giornali russi indipendenti Meduza e Mediazona hanno pubblicato i risultati di uno studio condotto insieme a un ricercatore dell’università tedesca di Tubinga, in cui si stima che circa 47mila soldati russi (la stima va dai 40mila ai 55mila) siano morti in Ucraina dall’inizio della guerra nel febbraio del 2022.

È una delle prime analisi indipendenti sui soldati russi morti in guerra in più di un anno di guerra, e i risultati si discostano molto dai numeri comunicati dal governo russo finora: le uniche cifre ufficiali risalgono allo scorso settembre, quando la Russia aveva detto che nel corso dell’invasione dell’Ucraina – che il regime russo definisce ancora «operazione militare speciale» – erano morti 5.937 soldati russi, un numero ritenuto però non credibile.

I giornalisti di Meduza e Mediazona, insieme allo statistico Dmitry Kobak, hanno realizzato lo studio mettendo insieme i dati provenienti dai necrologi pubblicati in Russia, i dati sulla mortalità comunicati dal servizio di statistica nazionale russo e i documenti relativi alle richieste di ricevere un’eredità, a partire dal 24 febbraio del 2022 e fino alla fine di maggio del 2023. Questi dati sono stati confrontati con gli stessi numeri relativi agli anni precedenti l’invasione dell’Ucraina, ed è emerso che nel periodo preso in analisi sono morti molti più uomini di età inferiore ai 50 anni (ovvero quelli arruolabili per combattere in Ucraina) rispetto al passato.

Lo studio prende in esame solo gli uomini con cittadinanza russa, quindi non include gli stranieri che combattono volontariamente per la Russia, come gli ucraini che militano nei corpi paramilitari delle repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk. Inoltre non viene specificato se i morti appartengano all’esercito regolare o ai mercenari del gruppo Wagner, che avevano combattuto in Ucraina fino alla fallita rivolta armata del 24 giugno.

Finora le informazioni più affidabili e credibili riguardanti le morti russe in Ucraina si trovavano in un database creato da Mediazona e BBC tenendo traccia delle persone russe morte citate sui social media o nei necrologi sui giornali russi e delle foto dei cimiteri russi: secondo il database fino al 7 luglio sarebbero morti più di 27mila soldati russi. Ma questo database è uno strumento incompleto, dato non tiene conto di tutte quelle famiglie russe che per vari motivi non pubblicano necrologi dei parenti morti in Ucraina (per esempio per paura di ritorsioni).

Negli anni scorsi Kobak aveva realizzato uno studio per calcolare quante fossero le persone morte in Russia a causa della pandemia da coronavirus, mostrando che le cifre ufficiali date dal governo russo erano molto inferiori alla realtà.

Kobak aveva calcolato la mortalità in eccesso nel paese utilizzando i dati statici relativi agli anni prima della pandemia, e ha applicato lo stesso metodo anche alla guerra in Ucraina, in questo caso tenendo conto solo degli uomini, e confrontando poi i dati con quelli riguardanti le richieste di eredità ed escludendo il COVID-19 come causa di morte. Ne è risultato che nel 2022 erano 25mila le morti in eccesso rispetto al passato e 47mila nel 2023.

Queste stime sono in linea con quelle fatte dall’intelligence statunitense: qualche mese fa un documento riservato che era stato pubblicato sui media stimava che a febbraio la Russia avesse avuto tra i 189.500 e i 223.000 soldati morti o feriti, e che di questi i morti erano 43mila.