Sono stati ripristinati i vitalizi degli ex senatori

Erano stati tagliati nel 2018 per tutti gli ex senatori eletti prima del 2012, che negli ultimi anni si sono opposti più volte alla riduzione

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(AP Photo/Gregorio Borgia)
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Il consiglio di garanzia del Senato, un organo che ha il compito di decidere in merito ai contenziosi che riguardano i senatori, ha approvato una delibera per ripristinare i vitalizi tagliati agli ex senatori eletti prima del 2012. Il taglio avvenne nel 2018, quando il Parlamento decise di applicare anche ai parlamentari il sistema contributivo, basato sui contributi effettivamente versati, e non più quello retributivo basato sullo stipendio da senatori.

I parlamentari avevano presentato un ricorso, poi accolto, contro il taglio. Il Senato si era opposto al ricorso, respinto per l’ultima volta dal consiglio di garanzia non ancora rinnovato dopo le ultime elezioni: i cinque componenti erano ancora in carica dalla precedente legislatura. Hanno votato contro il ripristino Alberto Balboni di Fratelli d’Italia e Pasquale Pepe della Lega, mentre hanno espresso un voto favorevole il presidente del consiglio di garanzia, Luigi Vitali di Forza Italia e Ugo Grassi, ex esponente del Movimento 5 Stelle. Valeria Valente del PD si è astenuta. Per la rimozione del taglio è stato decisivo il voto di Vitali, che valeva doppio perché espresso dal presidente.

Secondo Repubblica, il taglio consentiva al Senato di risparmiare circa 40 milioni all’anno, una stima contestata dall’associazione degli ex parlamentari guidata da Giuseppe Gargani, più volte deputato con vari partiti di centro e centrodestra. «Negli anni di vigenza della delibera (dal gennaio 2019 all’ottobre 2023) sono stati risparmiati poco meno di 6 milioni l’anno, vale a dire poco più dell’8% del monte vitalizi», ha detto Gargani. Una delibera simile, scrive Repubblica, è in discussione alla Camera e se anche in questo caso venisse rimosso il taglio si annullerebbe un risparmio di 100 milioni di euro all’anno.

La decisione è stata molto criticata da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, il partito che ha introdotto e sostenuto i tagli ai vitalizi. Secondo Conte, il voto del consiglio di garanzia del Senato è stato un «colpo di mano, un regalo a chi già gode di vantaggi e trattamenti di favore, dimenticando cittadini e imprese che ogni giorno si sacrificano per sbarcare il lunario».