Elly Schlein ha ricordato alla ministra Roccella che i figli «non sono abusi edilizi»

Dal palco del Pride di Milano, dopo che la ministra aveva parlato di una «sanatoria» per i figli delle coppie omogenitoriali già riconosciuti

(ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)
(ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)

Al Pride di Milano, la manifestazione promossa dai movimenti che difendono i diritti delle persone LGBT+, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha tenuto un discorso sul palco davanti a un ampio pubblico che è stato molto commentato. Ha parlato soprattutto dei diritti delle famiglie omogenitoriali, di cui si è discusso molto nelle ultime settimane per via della decisione delle procure di alcune città italiane di impugnare gli atti di nascita dei loro figli. Nel farlo Schlein ha duramente criticato il governo e la ministra della Famiglia Eugenia Roccella, notoriamente contraria al riconoscimento automatico dei figli delle coppie omogenitoriali:

Voglio dire alla ministra Roccella, che abbiamo sentito parlare di una sanatoria per figli già nati, che i bambini e le bambine non sono abusi edilizi. L’unico abuso è il vostro: ed è un abuso del vostro potere e del vostro privilegio.

Dopo aver fortemente sostenuto la decisione delle procure che avevano impugnato gli atti di nascita, alcuni giorni fa infatti Roccella aveva detto in un’intervista televisiva che il governo dovrà «pensare a una sorta di sanatoria» per gli atti già registrati, per evitare che le decisioni delle procure possano togliere la genitorialità a persone a cui era già stata riconosciuta, con gravi conseguenze soprattutto per la vita dei figli. Nel suo discorso Schlein ha risposto direttamente a questa proposta di Roccella.

Negli ultimi mesi in diverse città italiane ci sono già stati casi in cui, in seguito all’impugnazione della procura, un tribunale ha annullato il riconoscimento dei figli di coppie omogenitoriali: era cominciato tutto dopo che lo scorso gennaio una circolare del ministero dell’Interno aveva chiesto ai sindaci di non trascrivere automaticamente i certificati di nascita dei figli nati all’estero con la gestazione per altri (detta anche GPA, la procreazione assistita in cui la gravidanza viene portata avanti da una persona esterna alla coppia, illegale in Italia) in cui comparisse anche il genitore non biologico.

Nel discorso Schlein ha ribadito di voler difendere il riconoscimento dei figli di queste famiglie:

La destra ci deve spiegare che cos’ha contro i bambini e le bambine, perché si sta accanendo con questa crudeltà. Voglio che anche da qui arrivi la più grande solidarietà alle famiglie arcobaleno e omogenitoriali che hanno subìto decisioni ingiuste in queste settimane. Siamo e restiamo al loro fianco, per combattere per il pieno riconoscimento dei diritti delle figlie e dei figli delle coppie omogenitoriali.

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