La Camera ha approvato la fiducia al decreto che limita i controlli della Corte dei conti sul PNRR

(ANSA/ETTORE FERRARI)
(ANSA/ETTORE FERRARI)

Martedì la Camera ha approvato la fiducia alla conversione in legge del cosiddetto “decreto PA”, un decreto-legge sulla pubblica amministrazione con un emendamento che limita i controlli della Corte dei conti sulle spese legate al PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza.

La questione di fiducia era stata posta dal governo per velocizzare i tempi di conversione del decreto, che era stato approvato dal Consiglio dei ministri il 22 aprile e che come tutti i decreti-legge deve essere convertito in legge entro 60 giorni. La fiducia è stata approvata con 203 voti favorevoli, 134 contrari e 3 astenuti. Dopo il voto di fiducia il testo verrà votato mercoledì senza possibilità di essere modificato e poi dovrà passare anche dal Senato (dove è probabile che venga di nuovo posta la questione di fiducia).

La Corte dei conti è l’organo costituzionale che ha il compito di controllare i conti dello Stato ed evitare sprechi di soldi pubblici: negli ultimi mesi ha pubblicato alcune relazioni per indicare i ritardi e i problemi che si stanno accumulando sul PNRR, secondo alcuni esponenti del governo uscendo dalle proprie competenze perché i controlli spetterebbero solo alla Commissione Europea che invia i finanziamenti.

L’emendamento inserito nel “decreto PA” prevede una modifica a un decreto-legge del luglio del 2020 (poi convertito), che accordava alla Corte dei conti il cosiddetto “controllo concomitante” «sui principali piani, programmi e progetti relativi agli interventi di sostegno e rilancio dell’economia nazionale», quindi anche sul PNRR. Il controllo concomitante è la funzione della Corte dei conti che consente ai magistrati contabili di intervenire con controlli e relazioni sui singoli progetti, avvertendo il governo di potenziali problemi come è avvenuto sul PNRR per gli asili nido o le infrastrutture idriche.

– Leggi anche: Cosa fa la Corte dei conti