L’attacco con droni su Mosca

Sono stati danneggiati tre edifici: la Russia ha detto che è stato compiuto dall'Ucraina, che però ha negato

Un drone intercettato sopra Mosca (Michael A. Horowitz/Twitter)
Un drone intercettato sopra Mosca (Michael A. Horowitz/Twitter)
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Martedì mattina la città di Mosca ha subito un attacco di droni: è stato compiuto tra le sei e le sette di mattina ora locale e tre edifici sono stati colpiti, riportando danni minori. Al momento non si sa chi abbia compiuto l’attacco. Il ministero della Difesa russo ha detto che i droni sono stati in tutto 8 e che sono stati tutti intercettati dai sistemi di difesa russi: secondo il ministero, hanno colpito i tre edifici dopo essere stati deviati dal loro obiettivo originario, che però non è stato comunicato.

Il ministero della Difesa russo ha accusato l’Ucraina di essere responsabile dell’attacco, che ha definito «un attentato terroristico». Le autorità ucraine hanno respinto le accuse e hanno detto di non avere nulla a che fare con l’attacco, come spesso hanno fatto durante la guerra nei casi di attacchi in territorio russo. Secondo un’analisi dei video e delle foto fatta da BBC, i droni non sarebbero gli UJ-22 di fabbricazione ucraina, ma al momento non ci sono maggiori informazioni su quali tipi di droni siano.

L’attacco su Mosca è stato compiuto poche ore dopo che la capitale ucraina Kiev aveva subito un nuovo attacco da parte di droni russi, poco prima dell’alba, in cui era stata uccisa almeno una persona: è stata la terza notte consecutiva in cui la capitale ucraina è stata attaccata, con i residenti costretti a cercare riparo nei rifugi antiaerei. Quello di martedì è stato anche il 17esimo attacco russo su Kiev da inizio maggio: secondo l’esercito ucraino, i droni di fabbricazione iraniana coinvolti nell’operazione sarebbero stati 31, e le forze di difesa ne avrebbero distrutti 29 prima che raggiungessero i loro obiettivi.

L’attacco su Mosca è il secondo compiuto sulla capitale russa con l’utilizzo di droni da inizio maggio: nella notte fra il 2 e il 3 maggio due droni avevano tentato di colpire il Cremlino, cioè l’insieme dei palazzi nel centro di Mosca dove si trovano tra le altre cose la residenza ufficiale del presidente Vladimir Putin e la sede di varie istituzioni dello stato russo. Allora la Russia aveva definito l’attacco un tentativo di assassinare il presidente russo.

L’attacco di martedì ha invece riguardato tre edifici meno centrali della capitale. Secondo l’agenzia di stampa russa RIA Novosti i palazzi colpiti sono uno in via Profsoyuznaya 98, l’altro in via Atlasova, nel distretto amministrativo di Novomoskovsk, e il terzo in viale Leninsky. Dalle dichiarazioni ufficiali e dai video emersi i danni paiono limitarsi alla facciata e ad alcune finestre, ma i residenti sono stati temporaneamente evacuati. Il sindaco di Mosca Sergei Sobyanin ha detto che due persone hanno avuto bisogno di soccorso medico, dopo essere state ferite in modo lieve.