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  • Domenica 21 maggio 2023

Le limousine hanno perso molto fascino

Un tempo erano un ambito simbolo di ricchezza e status sociale, ma oggi interessano sempre meno e per molti sono un po' sfigate

Limousine
(Spencer Platt/ Getty Images)
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Fino a qualche decennio fa le limousine erano uno dei più noti simboli di ricchezza e status sociale e venivano usate quasi esclusivamente da persone ricche, dai politici più importanti o dalle celebrità, soprattutto negli Stati Uniti. Dagli anni Novanta cominciarono a essere noleggiate anche da un pubblico più ampio nelle occasioni speciali, come i balli scolastici di fine anno o gli addii al celibato, e seppur in misura molto contenuta si sono diffuse anche in Europa, Italia compresa.

Ma da qualche tempo sembra abbiano smesso di piacere come una volta, e che siano associate ormai a un modo di festeggiare superato, scontato, per certi versi un po’ sfigato. Alcuni addetti del settore intervistati di recente dal New York Times dicono che dipende da un insieme di fattori legati alle circostanze economiche, alle nuove abitudini negli spostamenti e perfino alle leggi sulla circolazione, ma anche dalle mode del momento.

Si ritiene che la prima “limousine” sia stata inventata alla fine degli anni Venti dalla Armbruster, un’azienda automobilistica dell’Arkansas. Al tempo il termine indicava auto di lusso con autista, come quelle prodotte dalla Cadillac e dalla Lincoln. Le limousine a cui siamo abituati a pensare oggi invece sono le berline di lusso allungate rispetto ai modelli base e col vetro di separazione tra passeggeri e autista: lunghe anche 10 metri, generalmente ospitano dai 6 ai 15 passeggeri. Cominciarono a essere prodotte negli anni Sessanta, ma fu negli anni Ottanta che si diffusero moltissimo, in particolare in città come New York.

In un’intervista data al New York Times nel 1986, l’editore della rivista di settore Limousine & Chauffeur Magazine Maurice Sutton spiegò che nel giro di cinque anni il numero delle limousine nel paese era raddoppiato, passando da circa 20mila a 40mila. Nel 1978 le aziende automobilistiche statunitensi che producevano questo tipo di auto erano 8: nel 1986 erano diventate 55. È stato stimato che nel 1985 solo nell’area metropolitana di New York ne circolassero circa 2.500, un po’ per l’aumento della ricchezza e un po’ per la comodità, ma anche semplicemente come status symbol.

Secondo Sutton ci fu anche un altro fattore che contribuì a rendere le limousine molto popolari, soprattutto in grossi centri finanziari come New York. Gli imprenditori e i funzionari delle grosse aziende potevano continuare a lavorare al telefono o con il computer portatile anche in mezzo al traffico e potevano ricevere i propri clienti a bordo delle auto lunghe e spaziose mentre si spostavano da un posto all’altro: erano sempre state persone di questo tipo «il fulcro del settore», disse Sutton.

Una fila di limousine alla cerimonia degli Oscar a Los Angeles il 23 marzo del 1998

Una fila di limousine alla cerimonia degli Oscar a Los Angeles il 23 marzo del 1998 (AP Photo/ Damian Dovarganes)

Sempre in questo periodo alcune aziende cominciarono a costruire le limousine in modo diverso, cioè tagliando in due normali berline di lusso e inserendo apposite “prolunghe” per creare più spazio, assemblando infine la parte posteriore. In questo modo cominciò a essere ancora più facile personalizzare gli interni e inserire per esempio schermi tv, l’immancabile angolo dedicato al bar o persino dei letti.

Questo metodo consentì di ampliare notevolmente la produzione, cosa che di conseguenza permise di allargare la clientela al di là delle persone molto ricche. Dalla fine degli anni Novanta le limousine cominciarono a essere noleggiate a prezzi relativamente accessibili per eventi come feste, compleanni e matrimoni: all’inizio degli anni Duemila comparvero anche le limousine della Hummer: ancora più grosse, con ancora più posti e adatte per far festa in giro per le città (si possono noleggiare anche in Italia).

Robert Alexander, il presidente dell’associazione statunitense che si occupa di tutto ciò che gira attorno a queste auto, ha detto al New York Times che nonostante un tempo fosse estremamente popolare adesso la limousine tradizionale è «andata, come l’uccello dodo. Estinta». Il settore del noleggio di auto di lusso è ancora fiorente, ma molto diverso rispetto a qualche decennio fa: stando ai dati raccolti dall’associazione, attualmente le limousine sono impiegate solo in una minima parte dei servizi forniti dalle società di autonoleggio, l’1 per cento.

Il calo della domanda iniziò attorno al 2010 a causa delle conseguenze della crisi economica globale cominciata negli anni precedenti, che tra le altre cose portò le persone a spendere molto meno e fece aumentare i costi del carburante. Allo stesso tempo, tra il 2009 e il 2012 furono fondate rispettivamente Uber e Lyft, due piattaforme per il noleggio auto con autista che rivoluzionarono il settore del trasporto a chiamata e complicarono parecchio gli affari dei servizi di noleggio auto, così come quelli dei tassisti.

Alcuni operatori del settore hanno spiegato che più di recente hanno influito anche le nuove regole imposte a causa di alcuni incidenti mortali dallo stato di New York, una delle aree degli Stati Uniti in cui da sempre circolavano più limousine, come l’obbligo di cintura di sicurezza per tutti i passeggeri e quello di un’apposita patente per gli autisti.

Il fatto che le limousine tradizionali non interessino più come un tempo però è anche una questione di moda. Jeff Rose, il presidente di Attitude New York, una società di noleggio con conducente del Queens, ha spiegato al New York Times che le limousine attirano troppa attenzione, e le persone che le vedono passare sono sempre curiose di capire chi ci sia dentro. Per questi motivi, ha spiegato Rose, oggi la gran parte dei clienti della sua società preferisce noleggiare auto, suv o furgoni con vetri oscurati, che danno l’impressione di essere più discreti.

Col fatto che noleggiarle è diventato sempre più economico, poi, hanno smesso di rappresentare un particolare status symbol, diventando sempre più associate a un tipo di festeggiamento poco originale. Nella maggior parte dei casi, le limousine che si vedono passare per le città statunitensi o le capitali europee sono occupate da giovani turiste o turisti molto ubriachi che si sporgono dai finestrini urlando per attirare l’attenzione. Col risultato che le limousine non rappresentano più qualcosa di elitario, elegante e a cui aspirare, ma una forma di divertimento come un’altra, e anzi per molti poco o nulla interessante.

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