«Sarà il prodotto più anticonvenzionale della storia di Apple»

Il Wall Street Journal ha descritto così il visore che dovrebbe essere presentato a giugno

(Justin Sullivan/Getty Images)
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Il Wall Street Journal ha pubblicato un lungo articolo molto circostanziato sul prossimo prodotto che presenterà Apple, il primo nuovo prodotto da quasi dieci anni. Sarà un visore per la realtà virtuale, cioè un dispositivo in grado di mescolare elementi del mondo virtuale a quelli del mondo reale. Secondo il Wall Street Journal «assomiglierà a una maschera da sci» e «sarà il prodotto più sperimentale e anticonvenzionale della sua storia».

Sul nuovo visore di Apple circolano da settimane anticipazioni e anche un certo scetticismo, legato a varie ragioni: su tutte il fatto che il mercato dei visori sembra ancora poco promettente, e legato a una nicchia del mercato, cioè le persone molto appassionate di videogiochi. È da tempo, comunque, che si parla dell’interesse di Apple per questo tipo di tecnologia: nel 2019 alcune fonti, tra cui Bloomberg, avevano annunciato l’uscita prevista per l’anno successivo di un visore per la realtà virtuale, e in seguito la previsione era stata aggiornata, con scadenza nel 2022. Oggi sembra che verrà presentato durante la Worldwide Developers Conference (WWDC), la serie di eventi che Apple organizza ogni anno per presentare le novità legate ai propri prodotti.

In questi mesi sono uscite diverse indiscrezioni sul nuovo visore, sempre molto frammentate. Il Wall Street Journal ha raccolto molte informazioni parlando sia con persone che stanno lavorando al progetto sia con quelle che ci hanno lavorato in passato (Apple ha avviato il progetto sette anni fa).

Il visore sarà un po’ diverso rispetto a quelli oggi esistenti sul mercato, come per esempio quelli che permettono di accedere a realtà totalmente virtuali come il “metaverso”, su cui sta puntando moltissimo Meta, l’azienda che gestisce Facebook. Il visore di Apple avrà alcune videocamere che permetteranno di muoversi anche nel mondo fisico, e di combinare elementi materiali con altri virtuali, nella visuale di chi lo indossa.

Secondo il Wall Street Journal il nuovo visore sarà un prodotto molto diverso rispetto a quelli presentati in precedenza da Apple, per varie ragioni legate sia al prodotto che a tutto quello che gli sta intorno. Per prima cosa non sembra un prodotto comodo da usare, come invece lo sono stati l’iPad, l’iPhone e più di recente Apple Watch. Per funzionare il visore avrà bisogno di una batteria esterna che la persona che indossa dovrà tenere vicina, per esempio sul bacino se utilizza il visore da seduta. Secondo il Wall Street Journal il noto designer Jony Ive, che fino al 2019 è stato il capo dei designer di Apple, ha insistito molto perché il visore avesse un unico pezzo: ma alla fine Apple ha preferito una soluzione diversa e meno minimalista rispetto al suo passato.

Anche la commercializzazione arriverà in un momento particolare dello sviluppo del prodotto. Mentre iPhone e iPad vennero lanciati come prodotti finiti, il nuovo visore – il cui nome ufficiale non è ancora noto – sarà di fatto disponibile in una versione ancora sperimentale. Al momento del lancio non sembra che saranno presentate app native particolarmente funzionali, e anzi la presentazione e il lancio sul mercato serviranno anche per attirare l’interesse degli sviluppatori.

Il visore avrà poi un prezzo di partenza di tremila dollari, circa 2.700 euro: molto più alto rispetto ai visori attualmente sul mercato, e forse inaccessibile per la fascia media di consumatori a cui Apple storicamente si rivolge. Apple inoltre ha prodotto molti pochi pezzi del nuovo visore, forse mettendo in conto che almeno in un primo momento sarà comprato soprattutto dai clienti più affezionati. La produzione di massa inizierà a settembre, mentre entro il 2023 saranno disponibili soltanto fra le 200mila e le 300mila unità.

La speranza di Apple è quella che il visore prenda piede nei prossimi mesi, anche grazie ad app particolarmente accattivanti, e che si crei un nuovo mercato nel settore dei cosiddetti “wearables”, ovvero i dispositivi che si indossano (di cui fa parte anche Apple Watch).

Il Wall Street Journal scrive che secondo alcune persone consultate il nuovo visore potrà «sollevare l’intero mercato dei prodotti legati al metaverso», mentre altri, dentro e fuori dall’azienda, sono molto più scettici sulle sue possibilità di successo. «Per me non ha semplicemente senso come prodotto di Apple», ha detto per esempio Michael Gartenberg, un importante ex dirigente del settore marketing di Apple, che ha lasciato la società nel 2016.