Fabio Fazio lascerà la Rai

Lavorerà per Discovery, dopo i molti cambiamenti in Rai fatti dal governo di destra: con lui se ne andrà anche Luciana Littizzetto

(ANSA/MOURAD BALTI TOUATI)
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Il popolare conduttore televisivo Fabio Fazio lascerà la Rai, con cui lavorava dal 1982. Lo ha annunciato Discovery, la società che possiede il canale tv Nove, con cui Fazio ha firmato un nuovo contratto. Discovery ha aggiunto che dal prossimo autunno Fazio avrà un programma su Nove: con lui ci sarà anche la comica Luciana Littizzetto, che da molti anni lavora assieme a Fazio a Che tempo che fa. L’ultima puntata della trasmissione andrà in onda il 28 maggio.

Fazio ha 58 anni ed è uno dei più apprezzati e popolari conduttori televisivi: da vent’anni conduce il talk show Che tempo che fa, con eccellenti risultati di ascolti e raccolta pubblicitaria. Prima aveva lavorato diversi anni nelle radio della Rai e condotto lo storico programma sportivo Quelli che… il calcio. Fazio ha anche presentato per quattro volte il Festival di Sanremo: nel 1999, 2000, 2013 e 2014.

La decisione di Fazio era stata anticipata da alcuni quotidiani nei giorni scorsi: Fazio ha notoriamente opinioni progressiste, e negli anni è stato molto criticato da politici che oggi hanno ruoli importanti nel governo di destra, come la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini. Negli ultimi mesi aveva atteso a lungo di iniziare una trattativa per rinnovare il suo contratto con la Rai, che scadrà a giugno: ma la dirigenza Rai, probabilmente per non scontentare il nuovo governo di destra, non ha mai avviato un negoziato concreto. Proprio Salvini, fra l’altro, ha commentato la notizia che Fazio passerà a Discovery con un tweet sarcastico.

Francesca Bria, consigliera di amministrazione della RAI espressa dal Partito Democratico, ha commentato che la decisione di Fazio di lavorare per Discovery «è un danno all’azienda in termini di identità, qualità culturale e ascolti. Una brutta notizia per il paese». 

In questi giorni, fra l’altro, il governo sta definendo chi ricoprirà i principali ruoli dirigenziali ed editoriali dell’azienda: una settimana fa si era dimesso in anticipo rispetto al suo contratto l’amministratore delegato Carlo Fuortes.