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  • Giovedì 11 maggio 2023

L’esercito ucraino dice di aver liberato una parte di Bakhmut

Ha respinto i soldati russi indietro di 2 km, ed è la prima controffensiva importante dopo mesi di combattimenti nella cittadina

Soldati ucraini a Bakhmut (AP Photo/Libkos)
Soldati ucraini a Bakhmut (AP Photo/Libkos)

L’esercito ucraino ha fatto sapere di aver riconquistato una parte di Bakhmut, la piccola città dell’est del paese che da più di nove mesi è al centro di una sanguinosa battaglia tra Ucraina e Russia e di aver respinto i soldati russi indietro di 2 km nella periferia sud-ovest della città. È la prima riconquista da parte dell’esercito ucraino a Bakhmut ed è notevole soprattutto perché la Russia aveva impiegato mesi per occupare quelle zone, avanzando anche di pochi metri ogni giorno.

Bakhmut è una città che non ha un grande valore militare nella guerra: si trova sulla strada che porta alle più importanti città ucraine di Sloviansk e Kramatorsk, e dunque è un passaggio obbligato se l’esercito russo vuole avanzare, ma a parte questo non ci sono particolari ragioni per cui la sua conquista sarebbe importante. Ma i tentativi di conquistarla e la strenua difesa da parte dell’esercito ucraino hanno assunto un grosso un valore simbolico e politico, e con il tempo Bakhmut è finita per diventare uno dei principali obiettivi della guerra nell’oriente ucraino, per entrambi gli eserciti.

Per mesi la Russia ha fatto piccoli ma costanti progressi nell’invasione della città, fino ad accerchiarla quasi completamente. L’esercito ucraino ha però continuato a combattere anziché mettere in atto una ritirata strategica come già avvenuto in altre occasioni. Secondo le previsioni di alcuni analisti, la Russia avrebbe voluto conquistare Bakhmut entro il 9 maggio, giorno in cui ogni anno nel paese viene ricordata e festeggiata la sconfitta della Germania nazista e la fine della Seconda guerra mondiale. Le cose però non sono andate come previsto.

Nelle ultime settimane il gruppo Wagner, compagnia russa formata da mercenari che gestisce gran parte delle operazioni militari della Russia a Bakhmut, aveva più volte lamentato una carenza di munizioni. Il capo del gruppo, Yevgeny Prigozhin, aveva anche minacciato di ritirare i suoi uomini entro il 10 maggio, criticando molto duramente il ministero della Difesa e i vertici dell’esercito russo per non aver sostenuto adeguatamente i mercenari. Dopo pochi giorni aveva però parzialmente smentito le sue parole, dicendo di aver ricevuto un primo carico di munizioni.

Martedì Prigozhin ha anche accusato la 72ª brigata motorizzata dell’esercito russo di essere fuggita da Bakhmut, lasciando il gruppo Wagner da solo a combattere in città. Al momento, comunque, non ci sono conferme indipendenti delle accuse di Prigozhin, che è noto per fare commenti provocatori spesso senza fondamento.