A Portofino non si può sostare in due zone del centro

Il sindaco ha istituito due “zone rosse” in cui si può passeggiare ma non ci si può fermare, per evitare ingorghi di turisti

(Ingo Wagner, ANSA)
(Ingo Wagner, ANSA)
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A Portofino, il borgo ligure tra i più noti e visitati d’Italia, sono state istituite due “zone rosse” per limitare gli ingorghi formati dai turisti: sono aree in cui si potrà passeggiare liberamente, sedersi in un ristorante o fare shopping, ma in cui per motivi di sicurezza non ci si potrà fermare. Il provvedimento è entrato in vigore dalla domenica di Pasqua con un’ordinanza del sindaco, Matteo Viacava, e nel weekend lungo pasquale si sono visti i suoi primi effetti.

L’ordinanza prevede che non si possa sostare nelle aree del centro di Portofino più frequentate dai turisti, quelle cioè che affacciano sul mare: la zona tra la piazza Martiri dell’Olivetta e la banchina di calata Marconi, a nord, e quella tra la piazzetta e i bagni pubblici del molo Umberto I, a sud.

L’ordinanza è già in vigore e vieta espressamente «lo stazionamento di persone in punti di aggregazione» e i ritrovi in attesa dell’imbarco su battelli o barche. Nel testo si parla di possibili «problemi di fluidità della circolazione» di pedoni e veicoli, ma anche di eventuali pericoli legati a un numero troppo elevato di persone «in rapporto alla superficie disponibile», anche considerato che sulle banchine non ci sono barriere di sicurezza.

Le restrizioni sono in vigore dalle 10:30 alle 18 e dureranno almeno fino al prossimo 15 ottobre. Chi non le rispetta rischia una multa fra i 68 e i 275 euro.

Il sindaco Viacava, parlando con il Corriere della Sera, ha detto che «una regolamentazione era necessaria», visto che solo a Pasqua a Portofino sono arrivati circa 6-7mila turisti, molti più di quelli che l’avevano visitata nel 2019. Per ora comunque non è stata fatta nessuna multa: l’obiettivo al momento è cercare di far abituare le guide turistiche alle nuove disposizioni, ha detto al Corriere il comandante del porto Stefano Carbone, che domenica era impegnato a dirigere il flusso di persone nel centro.

I residenti e i commercianti di Portofino sembrano essere divisi sull’applicazione dell’ordinanza: alcuni sostengono che sia un provvedimento utile, che servirà a evitare comportamenti maleducati e a garantire l’ordine pubblico, mentre altri ritengono che sia una misura un po’ goffa, che limita la libertà delle persone e punterebbe a rendere Portofino «un luogo d’élite». Viacava ha risposto a queste critiche sostenendo che l’obiettivo delle restrizioni non è essere “esclusivi”, ma limitare il caos. Nel frattempo, sempre secondo quanto scrive il Corriere della Sera, si prevede un’altra ordinanza del sindaco per mantenere il decoro pubblico, chiamata “Portofino respect”, che dovrebbe vietare tra le altre cose di dar da mangiare agli animali per strada, girare in costume e sostare provvisoriamente o in modo disordinato per le strade della città (il cosiddetto «bivacco»).

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