C’è carenza di un importante farmaco contro il diabete

L'Ozempic è molto richiesto per il suo uso alternativo contro l'obesità e come soluzione per dimagrire, ma non sono gli unici motivi

(EPA/Ida Marie Odgaard)
(EPA/Ida Marie Odgaard)
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Da oltre un mese in Italia è sempre più difficile trovare l’Ozempic, un farmaco che viene utilizzato per il trattamento del diabete mellito di tipo 2. Il principio attivo del farmaco è la semaglutide e la sua carenza deriva da un aumento generalizzato della domanda in molti paesi occidentali, dove viene impiegato anche come rimedio contro l’obesità.

Il farmaco è inoltre diventato molto di moda negli ultimi mesi in seguito al passaparola sui social network e ad alcune dichiarazioni di personaggi famosi, come il miliardario Elon Musk, che hanno detto di averlo utilizzato con successo per dimagrire. Su TikTok ci sono video di persone che si riprendono mentre si iniettano la semaglutide, senza informazioni chiare sul funzionamento del farmaco e soprattutto dei rischi che può comportare per la salute.

– Ascolta anche: La puntata di “Ci vuole una scienza” sull’obesità

La semaglutide non è di per sé una novità: ha ormai una decina di anni ed è stata sviluppata dall’azienda farmaceutica danese Novo Nordisk, che la vende con il nome commerciale Ozempic. Era stata inizialmente approvata dalle autorità sanitarie per trattare il diabete mellito di tipo 2, che comporta un aumento della concentrazione del glucosio nel sangue (glicemia alta) e una bassa reazione dell’organismo all’insulina, che ha proprio il compito di tenere sotto controllo la glicemia. La malattia viene inizialmente trattata consigliando il cambiamento degli stili di vita, per esempio aumentando l’attività fisica e modificando la dieta, ma in vari casi rende necessaria l’assunzione di farmaci.

L’Ozempic imita il comportamento del GLP-1 (glucagon-like peptide 1), un ormone che stimola la produzione di insulina e blocca la produzione di glucagone, che fa aumentare il livello di zuccheri nel sangue. Il GLP-1 viene prodotto dal nostro organismo dopo un pasto e ha anche la funzione di far percepire il senso di sazietà. La semaglutide e gli altri farmaci della classe cui appartiene sfruttano gli stessi meccanismi per far arrivare prima il senso di sazietà. Al tempo stesso, fanno aumentare il tempo di permanenza del cibo nello stomaco, al punto da ridurne sensibilmente l’assunzione.

Dopo avere notato gli effetti dell’Ozempic tra le persone diabetiche, era iniziata la prescrizione del farmaco come rimedio contro l’obesità in modalità “off label”, cioè per trattare problemi di salute diversi da quelli per cui era stato sviluppato in origine il principio attivo. Questo perché l’Ozempic era stato autorizzato inizialmente in molti paesi per il solo impiego contro il diabete.

Con la prospettiva di sfruttare le nuove conoscenze sul suo principio attivo, un paio di anni fa Novo Nordisk aveva fatto domanda di autorizzazione per un nuovo farmaco che si chiama Wegovy e che è sostanzialmente come l’Ozempic, ma con un dosaggio più alto ed espressamente realizzato come rimedio contro l’obesità. Nel 2021 il Wegovy era stato autorizzato negli Stati Uniti e all’inizio del 2022 anche nell’Unione Europea.

Sia l’Ozempic sia il Wegovy vengono somministrati tramite un’iniezione sottocutanea, che deve essere effettuata una volta alla settimana (esiste anche una versione orale, con un altro nome, da assumere ogni giorno). L’Ozempic è disponibile in Italia, mentre il Wegovy non è ancora commercializzato nel nostro paese, di conseguenza la domanda si concentra quasi esclusivamente sull’Ozempic contribuendo alla carenza segnalata da diverse settimane. Il farmaco è distribuito in farmacia solo se si presenta una ricetta medica ed è stato bloccato il suo acquisto tramite la presentazione della cosiddetta “ricetta bianca” (quella senza rimborso da parte del Servizio sanitario nazionale) per l’impiego tra i pazienti affetti da obesità senza diabete.

A inizio marzo l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) aveva diffuso una “Nota informativa importante” sull’Ozempic, ricordando il suo stato di carenza e la previsione del mantenimento di questa condizione fino alla fine dell’anno, secondo le previsioni di Novo Nordisk che al momento non riesce a soddisfare l’alta richiesta. Nella sua comunicazione diretta al personale sanitario, AIFA aveva ricordato che: «Ozempic è indicato esclusivamente per il trattamento di adulti affetti da diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico. Ogni altro utilizzo, inclusa la gestione del peso, rappresenta un uso off label e attualmente mette a rischio la disponibilità di Ozempic per la popolazione indicata».

La maggiore richiesta per l’Ozempic per un uso off label ha probabilmente influito sulla carenza, ma è importante ricordare che nell’ultimo periodo è accaduto di frequente che ci fosse minore disponibilità di vari tipi di farmaci. Le cause sono state molteplici, da quelle strettamente legate all’alta domanda durante le fasi più acute della pandemia alla crisi delle materie prime, che ha influito su alcuni cicli produttivi.

L’obesità è una condizione clinica da non sottovalutare e le persone obese possono beneficiare dei nuovi trattamenti, a patto che questi siano prescritti quando ci sono le condizioni cliniche per farlo. L’Associazione medici endocrinologi ha ricordato l’importanza di non «stigmatizzare il paziente obeso» e di evitare che sia messa in dubbio «l’efficacia e la sicurezza di un farmaco già approvato».