È morto Gianni Minà

Aveva 84 anni: fu giornalista e conduttore televisivo, autore di documentari e interviste con personaggi celebri

Gianni Minà nel 2017 (ANSA/CESARE ABBATE)
Gianni Minà nel 2017 (ANSA/CESARE ABBATE)
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È morto Gianni Minà, conduttore e autore televisivo, scrittore e giornalista, molto attivo soprattutto dagli anni Settanta agli anni Novanta. Aveva 84 anni. Minà era noto per essere stato autore di interviste e documentari su alcuni dei più celebri personaggi della storia, tra cui Che Guevara, Maradona, Fidel Castro e Muhammad Ali. La notizia è stata data dalla sua pagina Facebook con un comunicato, in cui si dice che Minà è morto «dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari».

Nella sua lunga carriera giornalistica, Minà si è sempre occupato di cultura in senso ampio, dallo sport alla musica, passando per temi sociali e per le storie di vari paesi del mondo, raccontata spesso attraverso le testimonianze dei protagonisti di quelle storie e di quei paesi. Iniziò come giornalista a Tuttosport, passando poi alla Rai nel 1960, azienda a cui rimase legato e per cui realizzò centinaia di reportage. Nel 1976 fu assunto dal Tg2 e all’inizio degli anni Ottanta collaborò a Mixer, il programma di interviste condotto da Giovanni Minoli.

Negli anni Minà seguì come giornalista e inviato otto Mondiali di calcio, sette Olimpiadi e vari mondiali di pugilato. Quest’ultimo sport fu sempre una sua grande passione: per la Rai realizzò una storia della boxe in quattordici puntate, intitolata Facce piene di pugni, e conosceva bene Muhammad Ali, a cui dedicò anche un documentario.


Uno dei più celebri personaggi intervistati da Minà fu Fidel Castro, rivoluzionario cubano e leader di Cuba dalla fine degli anni Cinquanta al 2008. Minà intervistò una prima volta Castro nel 1976, in un lungo colloquio incentrato su un’altra figura storica legata a Cuba, Ernesto “Che” Guevara.


L’intervista fu poi ripetuta nel 1990. Fu autore di molti programmi tra cui Blitz, su Rai 2, a cui parteciparono a vario titolo personaggi come Federico Fellini, Eduardo De Filippo,  Robert De Niro, Jane Fonda, Gabriel García Márquez, Enzo Ferrari; e Alta classe, un varietà simile a Blitz che mandava in onda esibizioni di artisti da un albergo di Viareggio: tra gli altri parteciparono Ray Charles, Pino Daniele, Zucchero, Dee Dee Bridgewater, Milva e Gino Paoli. Dopo le esibizioni, nella seconda parte del programma, Minà intervistava vari personaggi dello spettacolo.

All’inizio degli anni Duemila Minà realizzò una serie di interviste con un’altra celebrità a cui era molto legato, Diego Armando Maradona. Le prime vennero mandate in onda nel 2001, poi ancora nel 2005 e finirono poi in una serie a puntate nel 2007, pubblicate in DVD dalla Gazzetta dello Sport.


Uno dei suoi ultimi lavori è stato il documentario Cuba nell’epoca di Obama, che gli fece vincere un secondo Nastro d’argento nel 2012. Il primo lo aveva vinto con un altro documentario su Cuba, In viaggio con Che Guevara, del 2003.