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  • Sabato 18 marzo 2023

Milioni di pesci morti all’improvviso stanno marcendo in un fiume australiano

Per via di un'ondata di caldo anomala seguita a una serie di alluvioni, che ha ridotto i livelli di ossigeno e soffocato la fauna

(Chris O'Keefe/Twitter)
(Chris O'Keefe/Twitter)
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Milioni di pesci che vivevano nel fiume Darling-Baaka, nello stato australiano del New South Wales, sono morti in seguito a una forte ondata di caldo che sta colpendo la zona da giorni. In un post su Facebook, il dipartimento statale competente ha affermato che l’ondata di caldo ha «aggiunto ulteriore stress su un sistema fluviale che aveva già subìto shock estremi a causa di recenti grosse alluvioni». Il caldo insolito avrebbe ridotto la quantità di ossigeno nell’acqua, che era già più bassa del solito per via degli sconvolgimenti nell’ecosistema acquatico causati da una serie di alluvioni che hanno colpito la zona a inizio marzo.

Il banco di pesci morti si estende per vari chilometri e sta cominciando a marcire, ma ce ne sono talmente tanti che le autorità credono sia impossibile rimuoverli. Nei prossimi giorni la loro presenza dovrebbe ridurre ulteriormente il livello di ossigeno nell’acqua, causando ulteriori morti di massa tra la fauna del fiume.

Quella stessa zona del fiume era già stata colpita da un evento simile nell’estate del 2018. Un gruppo di ricercatori a cui era stato dato il compito di capire cosa stesse succedendo ha evidenziato il ruolo che del cambiamento climatico in corso nel New South Wales occidentale: «La transizione dalle alluvioni alla siccità e poi di nuovo alle alluvioni avviene più rapidamente che mai».

Dal 2008 i governi che si sono succeduti nel New South Wales lavorano a un programma che dovrebbe aiutare a migliorare la salute del fiume, ponendo un limite alla quantità d’acqua che le aziende e le amministrazioni locali della regione possono prelevare. Si chiama Murray-Darling Basin Plan. La sua applicazione continua a essere prorogata perché le parti interessate non riescono a trovare un compromesso.

Intanto, gli abitanti della vicina cittadina di Menindee hanno definito l’odore che proviene dai pesci morti come nauseabondo. Parlando con il Guardian, un residente ha chiesto di immaginare l’odore di un pesce morto lasciato a marcire per qualche giorno in un lavandino, e poi moltiplicare quella puzza per milioni di pesci.

– Guarda anche: Intorno alla siccità