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  • Martedì 14 marzo 2023

L’uomo dietro al successo della catena di minimarket 7-Eleven

L'imprenditore Ito Masatoshi la portò in Giappone dagli Stati Uniti e la trasformò in un'azienda con 83mila negozi: è morto il 10 marzo

Ito Masatoshi a un evento dell'azienda giapponese Seven & i Holdings (Sky News Australia, YouTube)
Ito Masatoshi a un evento dell'azienda giapponese Seven & i Holdings (Sky News Australia, YouTube)
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È morto a 98 anni il miliardario giapponese Ito Masatoshi, l’imprenditore che portò la catena di minimarket statunitense 7-Eleven in Giappone e la trasformò in un’azienda di successo, con decine di migliaia di negozi in diverse parti del mondo. Ito acquisì la catena di minimarket già nota negli Stati Uniti perché ci si poteva trovare un po’ di tutto, a tutte le ore, e la rese un marchio riconoscibile e molto diffuso in particolare in Asia, che adesso ospita moltissime sedi. Ito è morto lo scorso 10 marzo, ma la notizia è stata data lunedì dalla Seven & i Holdings, la società giapponese che oggi controlla la catena.

I 7-Eleven sono piccoli supermercati che vendono un po’ di tutto, dalle patatine ai donut, dalle bevande ai cibi pronti ai medicinali di base. Si trovano perlopiù nelle zone centrali delle città e sono frequentati soprattutto da chi ha bisogno di qualcosa al volo, anche perché spesso sono aperti 24 ore su 24. Anche se nacquero negli Stati Uniti, oggi ce ne sono centinaia anche in Canada, Australia e Scandinavia, ma soprattutto in Giappone, dove se ne contano quasi 21mila.

La storia dei 7-Eleven cominciò in Texas nel 1927 dalla fusione di alcune società che si occupavano della distribuzione del ghiaccio, prima che i frigoriferi si diffondessero nelle case americane. Il primo minimarket che vendeva un po’ di tutto fu aperto a Dallas, e poi ne seguirono altri. La catena fu chiamata Tote’m Stores, perché le cose che ci si compravano potevano essere portate a braccia o in una sporta (tote in inglese). Nel 1946, nel tentativo di attirare più clienti nel difficile periodo dell’immediato dopoguerra, il suo nome fu cambiato in “7-Eleven” per indicare più chiaramente gli orari di apertura dei negozi, dalle 7 alle 23, 7 giorni su 7: una cosa che all’epoca non aveva precedenti.

Negli stessi anni, Ito si era appena diplomato in Giappone. Nato il 30 aprile del 1924 a Tokyo, era figlio di commercianti che vendevano cibo e verdure: dopo aver combattuto nella Seconda guerra mondiale, lavorò brevemente in un’azienda di estrazione del carbone e nel 1958 diventò il presidente di Yokado, il piccolo negozio di abbigliamento dello zio nel quartiere di Asakusa, a Tokyo. Basandosi sul modello dei supermercati che si erano diffusi negli Stati Uniti, Ito cambiò il nome del negozio in Ito-Yokado e cominciò a vendere un po’ di tutto, dal cibo ad altri prodotti di prima necessità.

Negli anni Settanta la Ito-Yokado fece un accordo con la società statunitense che controllava i 7-Eleven, che nel frattempo si era trasformata nella Southland Corporation, e nel 1974 aprì il primo 7-Eleven a Tokyo. Nello stesso anno inaugurò anche il primo ristorante della catena di fast food statunitense Denny’s in Giappone.

Un minimarket 7-Eleven nella provincia di Hyogo, vicino a Kyoto e Osaka (Wikimedia Commons)

Per le sue capacità imprenditoriali e il successo che ottenne nell’espansione del marchio 7-Eleven, Ito fu soprannominato il “Sam Walton” del Giappone, un riferimento al fondatore della catena di supermercati statunitensi Walmart, la più grande catena al mondo nel settore della grande distribuzione organizzata. Nel 1991, in un momento di crisi per la Southland Corporation, la Ito-Yokado acquisì le quote di maggioranza dell’azienda statunitense e negli anni seguenti continuò a espandere la catena di minimarket in vari paesi asiatici.

Con circa 83mila negozi in 19 paesi e regioni del mondo, oggi 7-Eleven è la catena di minimarket più diffusa in assoluto: circa un quarto dei suoi negozi si trova in Giappone, e poi ce ne sono più di 20mila fra Thailandia e Corea del Sud, circa 9.400 negli Stati Uniti e altre migliaia fra Cina, Taiwan, Filippine, India, Malesia, Messico e altri paesi.

Nel 1992 Ito si dimise dal ruolo di presidente di Ito-Yokado per un caso di presunte tangenti che alcuni funzionari dell’azienda avrebbero pagato a un gruppo criminale. Nel 2005 il nuovo presidente, Suzuki Toshifumi, suo vecchio collaboratore, trasformò la Ito-Yokado nella Seven & i Holdings, e nacque anche la 7-Eleven Inc come società controllata. La “i” nella Seven & i Holdings era un rimando al nome della vecchia azienda, ma soprattutto a quello di Ito, che ne fu nominato presidente onorario.

Oggi oltre a controllare la catena dei 7-Eleven, la Seven & i Holdings gestisce tutta un’altra serie di attività, tra cui circa 3.900 minimarket della catena Speedway, che si trovano ai distributori di carburante soprattutto nel Midwest e nella parte orientale degli Stati Uniti.

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