Robbie Williams e Jimmy Page sono pessimi vicini di casa

L'ex chitarrista dei Led Zeppelin litiga da anni con il cantante per i rumorosi lavori con cui sta ampliando la sua villa a Londra

(Jack Taylor/Getty Images)
(Jack Taylor/Getty Images)
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Robbie Williams, tra le maggiori popstar degli ultimi decenni prima nei Take That e poi come solista, vive dal 2013 in un’enorme casa nel ricco quartiere di Kensington a Londra. La casa è costata 17,5 milioni di sterline e ha 47 stanze, ma Williams fin da subito ha cercato di ampliarla, abbattendo uno storico pioppo, costruendo una casa estiva in giardino, un nuovo lucernario e un grosso seminterrato che contenga tra le altre cose una piscina e una palestra.

Già nel 2018 Williams aveva presentato il piano alla commissione urbanistica locale, l’autorità che approva o rifiuta il piano per la costruzione di un nuovo edificio o la modifica di uno esistente, ma da cinque anni i lavori vengono interrotti e posticipati per via di una serie di appelli e denunce da parte di un gruppo di vicini di casa di Williams, tra cui ce n’è uno famosissimo, e per certi versi un collega: l’ex chitarrista dei Led Zeppelin Jimmy Page.

Page vive a sua volta in un enorme castello a Kensington che si chiama Tower House. La comprò quando aveva 28 anni, nel 1972, e ci vive da cinquant’anni. Si tratta di una bellissima casa d’epoca, progettata tra il 1875 e il 1881 e ricca di dipinti e affreschi preraffaelliti originali: una delle principali passioni di Page oggi è restaurarli e conservarli, al punto che evita di suonare strumenti più rumorosi di una chitarra acustica in casa propria per evitare che le vibrazioni possano rovinarli.

Così, quando nel 2018 Robbie Williams presentò i piani per il seminterrato, Page vi si oppose pubblicamente, sostenendo che le vibrazioni causate dai lavori avrebbero provocato «danni catastrofici» alla sua casa. «La Tower House è stata costruita nel 1870 da un eminente architetto vittoriano, per uso personale, ed è uno degli edifici storici più importanti del quartiere», scrisse all’epoca il musicista. «Dopo aver protetto Tower House per oltre quarant’anni, ora sto continuando la lotta contro una nuova minaccia per questo edificio prezioso e unico».

Negli anni la commissione urbanistica ha proposto vari compromessi: tra le altre cose, è stata suggerita la possibilità che Williams scavasse il seminterrato impiegando solo strumenti manuali e pagasse per una “strategia di monitoraggio delle vibrazioni”. Gli è anche stato chiesto di equipaggiare i suoi condizionatori con dei “supporti antivibrazione” e di assicurarsi che i vicini non sentissero mai l’odore del cloro proveniente dalla piscina.

I lavori, che dovevano cominciare entro il 2022, sono tuttora bloccati, e secondo le ultime indiscrezioni dei tabloid inglesi sia Williams che Page passano molto tempo lontano dalle rispettive case di Londra, per allontanarsi da una faida che sembra essere diventata piuttosto inviperita.

Nel corso degli anni, Williams ha accusato Page di essersi accampato fuori da casa sua con delle apparecchiature per il monitoraggio del rumore. A un certo punto i tabloid inglesi hanno perfino scritto che Williams aveva cominciato a suonare a tutto volume la musica dei Black Sabbath – band hard rock inglese storicamente rivale dei Led Zeppelin – e a girare per il giardino imitando il cantante dei Led Zeppelin Robert Plant, con tanto di parrucca. Williams ha negato che sia avvenuto.

Dei consulenti esperti di architettura assunti da Williams hanno cercato di convincere Page che la Tower House è sopravvissuta ai bombardamenti su Londra della Seconda guerra mondiale e quindi può resistere anche alla costruzione di un seminterrato lì vicino, ma lui ha definito l’analisi «inutile». Gli è stato proposto di attutire le vibrazioni causate dalla costruzione installando alcune strutture temporanee in casa sua, ma si è rifiutato di «vivere per più di un anno in quelle condizioni».

«Penso che Jimmy si annoi. Vivo alla porta accanto, ho uno studio a casa mia. Potremmo scrivere canzoni insieme. Invece lui si mette a registrare gli operai per vedere se fanno troppo rumore. Due settimane fa sono entrati i muratori e lui era lì che dormiva nel suo giardino, in attesa. Onestamente, è come se avesse una malattia mentale», aveva detto Williams in un’intervista (per cui si era poi scusato) nel 2016.

Page non è però l’unico vicino che ha provato a spiegare a Williams l’importanza della tutela architettonica di un quartiere storico come Kensington. La commissione urbanistica ha ricevuto varie lamentele da altri vicini, e il musicista Odran Jennings, che negli anni Novanta faceva parte del gruppo rock Out of My Hair, ha consegnato a mano una selezione di libri di architettura a Williams, tra cui un volume dedicato alla casa in cui vive il cantante.