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  • Giovedì 9 marzo 2023

Le cose che non si notano negli stemmi sportivi

Almeno a prima vista: spesso dipende da chi guarda, altre volte c'è proprio bisogno di una spiegazione

(AP Photo/Marcio Jose Sanchez)
(AP Photo/Marcio Jose Sanchez)

In Italia e più in generale in Europa, salvo eccezioni, siamo abituati a loghi sportivi piuttosto didascalici: sono quello che vediamo e si fermano lì. Di recente, poi, le grandi squadre di calcio li stanno semplificando sempre di più per adattarli meglio agli usi commerciali e digitali. In certi loghi – molti nordamericani, ma anche alcuni europei – continuano però a esserci dettagli, curiosità e accortezze a cui non tutti fanno caso. Come, per esempio, un robot nella testa di un toro, un martello per ricordare un passato minerario o i rombi di una bandiera nautica.

Milwaukee Bucks
Il logo usato dai campioni NBA del 2021 è in uso da quasi un decennio. Nel cervo al centro dello stemma si nascondono altri due elementi: la “M” di Milwaukee all’altezza del collo e il profilo di una palla da basket fra le corna centrali più corte.

Dallas Mavericks
Anche nello stemma di un’altra squadra NBA, i Mavericks, c’è una lettera “M” che alcuni notano subito e altri no. È sulla fronte del cavallo e sembra quasi un marchio, anche se con il termine maverick in origine si intendevano i capi di bestiame più giovani e non ancora marchiati dai proprietari.

Schalke 04
Nello stemma della squadra di calcio tedesca dello Schalke 04 la quantità di elementi presenti può farne sfuggire uno in particolare: la lettera “G” che circonda l’acronimo al centro, che è l’iniziale della città in cui ha sede la squadra, Gelsenkirchen. L’interno della “G” ricorda inoltre la testa di un martello, elemento che si ricollega al passato minerario di Gelsenkirchen e al soprannome della squadra: “i minatori”.

Philadelphia Eagles
Lo stemma attuale dei Philadelphia Eagles è in uso dal 1996 e da allora è l’unico rivolto a sinistra tra quelli delle squadre di National Football League (NFL). Orientandolo a sinistra i disegnatori sono infatti riusciti a inserire i contorni della lettera “E” nella parte destra dello stemma, che ancora oggi spesso non viene notata se non è indicata esplicitamente.

Atlanta Falcons
Restando nel football americano, i Falcons hanno uno stemma rivolto a destra — come si usa prevalentemente nello sport occidentale per assecondare la direzione della lettura — che con il suo intero profilo forma la lettera F.

Sampdoria
La Sampdoria venne fondata nell’immediato dopoguerra dalla fusione delle società Sampierdarenese e Andrea Doria. Proprio da questa fusione nacque una delle maglie più famose del calcio e successivamente lo stemma con la sagoma nera che in molti ancora non distinguono. È il “baciccia”, un tipico pescatore genovese di un tempo con pipa in bocca e capelli al vento.

Chicago Bulls
È raro trovare loghi ancora in uso rimasti immutati fin dalle loro origini o quasi. Uno di questi è quello dei Chicago Bulls disegnato da Dean Wessel, che iniziò a lavorarci con l’idea di realizzare un toro molto più aggressivo di come poi venne fuori: non riuscirci fu probabilmente la sua fortuna, visto che lo sguardo del toro risultò più deciso che aggressivo, e negli anni Sessanta questa moderazione fu particolarmente apprezzata. Ma c’è una curiosità: se si capovolge si intravede un piccolo robot accigliato che legge.

Tour de France
È un logo istituzionale e forse anche per questo la figura del ciclista in sella a una bici compresa nella parola “Tour” può non risultare così chiara a prima vista, mentre per altri è un elemento scontato.

Giro d’Italia
Il logo del Giro d’Italia, come quello di tante altre corse ciclistiche, presenta lo stesso elemento prevalente, un ciclista in sella a una bici. In questo caso, però, le ruote sono unite in modo da formare il simbolo dell’infinito: un chiaro riferimento al Trofeo senza fine a forma di spirale a cui al termine di ogni edizione viene aggiunto il nome dell’ultimo vincitore (anche il modo in cui è stato disegnato il ciclista in rosa si rifà alle forme del trofeo).

Südtirol
Tra le squadre di calcio più piccole non è raro trovare calchi di stemmi più famosi. In Italia lo fanno anche squadre non così piccole: lo stemma del Sassuolo è stato fatto a suo tempo sulla base di quello del Barcellona e non è più cambiato, mentre in Serie B il Südtirol ha un elemento in particolare che ricorda quello del Bayern Monaco.

Al centro dello stemma c’è infatti un pallone che come sfondo ha una rete di una porta da calcio che ricorda la cosiddetta bandiera di diamanti, il simbolo della Baviera, che nel logo del Bayern Monaco ha la stessa posizione. L’ispirazione del Südtirol non è casuale, dato che il club altoatesino non ha mai nascosto di ispirarsi proprio al Bayern Monaco nella sua gestione societaria legata al territorio e diffusa fra diversi azionisti.

Amburgo
Restando in Germania, nello stemma dell’Amburgo non c’è niente di nascosto, ma è proprio lo stemma in sé che ha bisogno di spiegazioni, dato che i colori della città sono altri (rosso e bianco) e quei rombi su sfondo rettangolare non sembrano voler dire niente di particolare. Si rifanno tuttavia a una bandiera che nel gergo marinaresco si chiama la “Blue Peter” e indica la lettera “P”, o che una nave è pronta a partire. Visto il legame della città con la navigazione, l’Amburgo la adottò come stemma fin dai suoi primi anni.

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