• Media
  • Giovedì 9 marzo 2023

«Lo odio con tutto me stesso»

Lo diceva in privato Tucker Carlson, il più famoso e agguerrito giornalista di Fox News, riferendosi a Donald Trump: in pubblico era tutta un'altra storia

Tucker Carlson e l'ex presidente Donald Trump (AP Photo/Seth Wenig, File)
Tucker Carlson e l'ex presidente Donald Trump (AP Photo/Seth Wenig, File)

Nel marzo del 2021 la compagnia informatica Dominion Voting Systems, che produce hardware e software per il voto elettronico, ha fatto causa alla rete televisiva conservatrice Fox News per diffamazione: ha chiesto 1,6 miliardi di dollari di danni per le ripetute false accuse di aver preso parte a una frode elettorale per favorire Joe Biden nelle elezioni presidenziali del 2020, ai danni di Donald Trump. In queste settimane sono stati resi pubblici i documenti raccolti dall’accusa. Dominion deve provare non solo la falsità delle teorie presentate in onda da Fox News, ma anche la “cattiva fede” della rete televisiva: per farlo, sta usando come prove conversazioni e chat private fra i giornalisti e i dirigenti di Fox News.

Quei dialoghi stanno chiarendo che i massimi esponenti della rete televisiva erano coscienti della falsità delle accuse dei repubblicani più vicini all’ex presidente Donald Trump, a cui pure davano spazio e credito in onda. Ma stanno anche rivelando giudizi su Trump molto diversi da quelli espressi in pubblico.

In particolare sono particolarmente sorprendenti frasi e commenti di Tucker Carlson, uno dei più noti, discussi e agguerriti presentatori della rete. Carlson è stato pubblicamente uno strenuo difensore di Trump in ogni sua decisione o dichiarazione e a lungo è stato considerato anche un ispiratore della sua politica. Nelle conversazioni private rese pubbliche nel processo esprime invece giudizi estremamente critici sull’ex presidente. In uno di questi dice: «Lo odio con tutto me stesso» («I hate him passionately»).

Il processo si terrà ad aprile, ma indipendentemente dal suo risultato gli effetti della causa di Dominion saranno pesanti per Fox News, rete televisiva di proprietà di Rupert Murdoch molto influente nel panorama politico di destra statunitense.

Fox News è stata decisiva nell’ascesa politica di Donald Trump ed è stata accusata ripetutamente di dare spazio a notizie false e teorie del complotto. Dopo le elezioni presidenziali del 2020 ha anche sostenuto la falsa teoria delle «elezioni rubate», molto popolare nelle componenti più estreme del partito Repubblicano, rilanciando le accuse di brogli. Rupert Murdoch, fondatore e proprietario della rete, ha recentemente ammesso che la rete lo ha fatto pur sapendo che non c’era «niente di vero».

Tucker Carlson negli studi di Fox News (AP Photo/Richard Drew, File)

Tucker Carlson è uno dei volti più riconosciuti della rete, ha un suo show quotidiano in una delle fasce orarie dal pubblico più ampio: ha posizioni estremamente radicali, è stato indicato a lungo come la più fedele “rappresentazione del trumpismo”, ha spesso introdotto nel dibattito televisivo “mainstream” visioni del suprematismo bianco o teorie del complotto che in precedenza erano relegate ai social network o ai siti di estrema destra. È anche famoso per gli attacchi molto violenti, spesso scorretti, nei confronti degli avversari politici.

Carlson in questi anni ha spesso pubblicamente definito Donald Trump «il miglior presidente di sempre» e ne ha difeso anche le posizioni più radicali. In privato però i suoi giudizi erano molto diversi, come è stato reso evidente dalla pubblicazione di alcune chat di testo con diversi colleghi, ritenute fondamentali dall’azienda Dominion per dimostrare che Fox News e i suoi giornalisti sostenevano teorie false sul voto elettronico essendo coscienti della loro falsità.

Nel novembre del 2020, commentando le capacità imprenditoriali dell’ex presidente Trump, Carlson scriveva: «Tutte le sue aziende falliscono. Ciò che è davvero bravo a fare è distruggere cose. È il campione del mondo, per distacco, in questo». Nello stesso mese definì «disgustosa» la decisione di Trump di non presenziare alla giornata inaugurale della presidenza Biden, una cerimonia considerata un simbolo del trasferimento pacifico di poteri.

Pochi giorni prima dell’assalto dei sostenitori trumpiani al Congresso americano del 6 gennaio 2021, Carlson scriveva: «Siamo molto molto vicini al momento in cui potremo ignorare Trump la gran parte delle sere. Non vedo davvero l’ora. Lo odio con tutto me stesso». E poi ancora, qualche giorno dopo, a due settimane dall’insediamento di Biden: «Quando sarà fuori, perderà potere in modo incalcolabile, anche agli occhi dei suoi sostenitori. Lui è una forza demoniaca, un distruttore. Ma non distruggerà noi. Sto pensando a questa cosa ogni giorno negli ultimi quattro anni».

Dai documenti trapela anche un giudizio sull’operato sui quattro anni di presidenza Trump simile a quello di molti Democratici e diametralmente opposto a quello proposto in onda: «Stiamo tutti fingendo che ci siano dei lati positivi, perché ammettere il disastro che è stato sarebbe troppo duro da digerire. Ma diciamocelo, non c’è nessun lato positivo in Trump».

Carlson ha fin qui ignorato la diffusione pubblica dei suoi giudizi su Trump e nelle ultime puntate del suo programma ha invece messo in onda nuovo materiale video sull’assalto al Congresso del 6 gennaio, sostenendo la tesi che si trattasse di un «caos pacifico».