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  • Martedì 28 febbraio 2023

Roma si prepara alla Ryder Cup

È uno dei tornei di golf più prestigiosi al mondo e in autunno si terrà per la prima volta in Italia, fuori Roma, dove si sta ancora lavorando

di Alessandro Austini

Il campo del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia (Alessandro Austini/Il Post)
Il campo del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia (Alessandro Austini/Il Post)
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Quest’anno la Ryder Cup, uno dei tornei di golf più prestigiosi al mondo, si terrà per la prima volta in Italia. Dal 29 settembre al primo ottobre il circolo Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio, un comune distante venti chilometri dal centro di Roma, ospiterà infatti la 44ª edizione del torneo in cui da tradizione si affrontano una squadra con i migliori giocatori americani e una formata dai migliori europei.

La Ryder Cup ha quasi un secolo di storia ed è l’unica grande competizione sportiva in cui l’Europa gareggia unita. Il torneo si svolge ogni due anni e quella che si disputerà alle porte di Roma il prossimo autunno sarà la seconda edizione dopo la Brexit, che però non ha cambiato la divisione delle squadre: i golfisti britannici continuano ad essere coinvolti nella selezione europea.

È un evento molto conosciuto a livello internazionale, più di quanto non lo sia in Italia, dove il golf rimane tutto sommato confinato nella sua nicchia di sport elitario. Il movimento italiano, tuttavia, spera che con l’organizzazione del torneo il golf possa ottenere maggior popolarità e guadagnare nuovi appassionati. L’Italia e Roma potranno inoltre misurare le proprie capacità nell’organizzare e gestire un grande evento fin qui mai ospitato, ed eventualmente sfruttare l’indotto economico che verrà generato.

Per la città di Roma la Ryder Cup in autunno si aggiungerà a una serie di altri grandi eventi, come l’ultima tappa del prossimo Giro d’Italia e gli Europei di atletica leggera del 2024, che tra le altre cose serviranno a testare le sue capacità organizzative in vista dell’assegnazione dell’Esposizione Universale (l’Expo) del 2030, in cui Roma è fra le candidate.

Tra settembre e ottobre a Roma sono attese decine di migliaia di spettatori in arrivo da tutto il mondo per seguire i sei giorni complessivi della Ryder Cup. Da martedì 26 a giovedì 28 settembre si svolgeranno infatti le sessioni di allenamento aperte al pubblico e alcuni eventi di preparazione al torneo, fra cui la tradizionale cerimonia di presentazione delle squadre e la sfida riservata ai giovani (la Junior Ryder Cup). Da venerdì 29 settembre a domenica primo ottobre ci saranno invece le gare vere e proprie.

Il pubblico complessivo previsto è di quasi 300mila spettatori, con una media di circa 50mila ingressi al circolo per ogni giornata. I biglietti sono esauriti, rimangono in vendita alcuni pacchetti per le aree ospitalità che costano migliaia di euro. Non risulta inoltre più possibile prenotare le camere in diversi hotel di lusso di Roma nel periodo interessato.

Il pubblico che segue il golf è generalmente benestante ed è stato calcolato che la spesa del turismo legato alla disciplina sia tre volte superiore rispetto alla media del turismo sportivo. Ma l’atmosfera che si crea durante la Ryder Cup assomiglia anche a quella di uno stadio di calcio, con gli spettatori che si distribuiscono tra le tribune e il campo, a seconda del tipo di biglietto acquistato. I golfisti inoltre competono per dare altro prestigio alle loro selezioni, non per guadagnare soldi. A differenza degli altri tornei professionistici più importanti che si svolgono durante l’anno, infatti, la Ryder Cup non mette in palio un montepremi in denaro, ma soltanto la vittoria in sé.

(Alessandro Austini/Il Post)

La manifestazione prende il nome dal mercante di spezie inglese Samuel Ryder, un appassionato di golf che nel 1924 ideò una gara tra americani e inglesi con una coppa in oro massiccio per premiarli. Quel trofeo fu poi donato alla Federazione americana del golf e nel 1929 venne organizzata la prima vera edizione. Fino al 1977 a contendersi la coppa furono una squadra americana e una britannica, mentre dal 1979 in poi la rivale degli statunitensi (che vincevano quasi sempre) divenne una selezione allargata ai migliori giocatori di tutta Europa. Da allora la competizione è stata ospitata in modo alternato nei due continenti e le edizioni della Ryder Cup organizzate in Europa si sono sempre tenute in Gran Bretagna, tranne in due occasioni: nel 1997 in Spagna e nel 2018 in Francia.

A causa della pandemia il torneo previsto per il 2020 era slittato al 2021, di conseguenza la Ryder Cup assegnata all’Italia, che in origine doveva tenersi nel 2022, è stata posticipata a quest’anno.

Ognuna delle due squadre che partecipano alla sfida — Team Usa e Team Europe — è composta da 12 golfisti e ha un capitano: solitamente si tratta di un giocatore esperto ancora in attività e avviato alla parte finale della carriera. Il capitano ha il ruolo di allenatore e non partecipa quindi alle gare, così come i vice-capitani che lo supportano come collaboratori tecnici. Una parte dei giocatori convocati viene selezionata automaticamente sulla base delle classifiche aggiornate dopo gli ultimi tornei disputati, mentre i posti rimasti a disposizione per completare le squadre vengono assegnati dai capitani, che decidono a quali giocatori concedere una wild card (un invito per il torneo). Quest’anno, ad esempio, entrambe le squadre avranno sei giocatori scelti sulla base dei risultati e altri sei invitati come wild card.

Alla Ryder Cup di Guidonia Montecelio il capitano degli americani sarà Zach Johnson, che ha già preso parte a cinque edizioni della competizione come giocatore e nelle ultime due è stato il vice-capitano. A guidare la squadra europea sarà invece l’inglese Luke Donald, ex numero uno delle classifiche mondiali, vincitore di quattro Ryder Cup e vice-capitano nel 2018 e nel 2021.

Donald ha confermato come vice-capitani europei l’italiano Edoardo Molinari e il danese Thomas Bjorn. Puntano invece a partecipare nel ruolo di giocatori Francesco Molinari, fratello di Edoardo, e Guido Migliozzi, che lo scorso settembre ha vinto l’Open di Francia. Il capitano americano Johnson ha invece nominato come vice Davis Love III e Steve Stricker, ma vorrebbe portare in Italia anche Tiger Woods, considerato il golfista più forte di sempre. L’ipotesi al momento più probabile è che Woods possa partecipare nel ruolo di vice-capitano e non come giocatore, ma dipenderà dai risultati che riuscirà a ottenere in questi mesi, dopo essere ritornato a giocare l’anno scorso in seguito al grave incidente in auto avuto nel 2021.

La Ryder Cup prevede tre giorni di gare e un totale di 28 incontri. Gli statunitensi hanno avuto la meglio 28 volte su 43 tornei fin qui disputati, compresa l’ultima, e sono considerati favoriti anche per la sfida di Guidonia.

Il circolo Marco Simone Golf & Country Club è stato costruito intorno a un antico castello che negli anni Settanta fu comprato come abitazione dalla stilista Laura Biagiotti. Nel 1989 quest’ultima decise di trasformare i prati che circondavano il castello in un campo da golf che ancora oggi permette di vedere in lontananza la cupola della basilica di San Pietro: anche questo dettaglio suggestivo ha contribuito alla selezione del circolo come sede della Ryder Cup. La struttura ha già ospitato diversi tornei di alto livello e ora è gestita da Lavinia Biagiotti Cigna, la figlia della stilista. Il percorso è stato modificato tre anni fa e sono in corso i lavori per il montaggio delle tribune, che saranno utilizzate anche nel prossimo Open d’Italia in programma a maggio, una sorta di prova generale della Ryder Cup.

(Alessandro Austini/Il Post)

La decisione di assegnare la manifestazione all’Italia è stata presa nel 2015 e la candidatura di Roma ha battuto la concorrenza di Barcellona, Berlino e Vienna. L’organizzazione dell’evento è guidata dalla Ryder Cup Europa, una società che detiene i diritti delle edizioni ospitate nel continente, mentre il dirigente sportivo ed ex allenatore della Nazionale italiana di pallavolo Gian Paolo Montali è stato nominato direttore generale dell’organizzazione. Montali e i suoi collaboratori hanno il compito di preparare la struttura e rendere idonea l’area adibita al torneo, mentre la Ryder Cup Europa curerà la gestione della manifestazione.

Le strade principali che collegano il centro di Roma con il circolo sono la Nomentana e la Tiburtina. Grazie a un accordo tra gli organizzatori e il governo italiano, sono state previste una serie di opere pubbliche per migliorare la viabilità della zona, che è spesso trafficata nelle ore di punta e rischierebbe di intasarsi nei giorni delle gare a causa dell’afflusso degli spettatori. In particolare c’è bisogno di sistemare le strade che già quotidianamente vengono percorse da circa 25mila persone.

I lavori sono in corso e l’obiettivo è concluderli tra maggio e giugno. Verranno rifatte alcune strade locali nell’area attorno al Marco Simone, migliorando la qualità dell’asfalto, l’illuminazione e, in alcuni casi, raddoppiando le carreggiate. Saranno inoltre create o sistemate una serie di rotatorie e di svincoli e sette nuovi parcheggi in grado di ospitare complessivamente circa 15mila mezzi. Durante la Ryder Cup non sarà possibile raggiungere direttamente il circolo con i mezzi privati ma verrà predisposto un servizio di bus-navette che collegheranno i parcheggi al Marco Simone.

In parallelo stanno proseguendo altri lavori che furono avviati dal comune di Roma già nel 2008 per l’allargamento della Tiburtina e delle strade limitrofe. Questi cantieri erano stati fermati diverse volte nel corso degli anni, ma l’attuale amministrazione ha promesso di completarli prima dell’inizio dell’evento.

Il Progetto Ryder Cup 2023 ha un costo complessivo di circa 229 milioni di euro, tutti anticipati dallo Stato, e si sviluppa in dodici anni: dal 2016 al 2027. Oltre al torneo principale, il progetto comprende altre 97 manifestazioni, tra cui 12 edizioni dell’Open d’Italia. Il governo ha concesso agli organizzatori un primo finanziamento pubblico di 60 milioni di euro, ma per assegnare il torneo all’Italia, la Ryder Cup Europe ha preteso che fosse presentata dal governo una fideiussione bancaria per ulteriori 97 milioni di euro a garanzia delle spese. Secondo il progetto, questi soldi dovrebbero essere totalmente coperti dagli incassi derivanti dalla vendita dei diritti televisivi e dalle altre entrate generate da tutti gli eventi organizzati nell’arco di questi dodici anni.

Ai 157 milioni di euro iniziali di investimenti pubblici sono stati aggiunti in seguito ulteriori 72 milioni, stanziati per realizzare le opere di rifacimento delle strade. Per quanto riguarda questa seconda parte dei fondi, 50 milioni sono stati finanziati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, mentre 22 milioni sono stati messi a disposizione dalla Regione Lazio.

Secondo le stime, lo Stato incasserà 109 milioni di euro dalle tasse derivanti dalle attività della Ryder Cup. La società di consulenza KPMG Advisory ha previsto inoltre un indotto economico complessivo da circa mezzo miliardo di euro, ma i conti reali non si potranno fare prima di qualche anno.