Stefano Bonaccini ha detto che Dino Giarrusso dovrà chiedere scusa prima di iscriversi al PD

L'annuncio dell'ingresso nel PD dell'ex esponente del Movimento 5 Stelle è stato accolto con un certo scetticismo

stefano bonaccini
Stefano Bonaccini (Ermes Beltrami/LaPresse)

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e candidato alle primarie per l’elezione del segretario nazionale del Partito Democratico, ha detto che Dino Giarrusso dovrà chiedere scusa prima di iscriversi al partito. Sabato 28 gennaio Giarrusso, europarlamentare ed ex esponente del Movimento 5 Stelle, è salito sul palco dell’incontro elettorale organizzato a Milano da Bonaccini per annunciare il suo ingresso nel Partito Democratico e il sostegno alla candidatura del presidente dell’Emilia-Romagna.

Diversi esponenti del comitato elettorale di Bonaccini sostengono che l’annuncio sia arrivato un po’ a sorpresa, anche se in realtà nelle ultime settimane Giarrusso aveva partecipato a diversi incontri del PD, per esempio alla presentazione della candidatura di Pina Picierno nel comitato elettorale di Bonaccini. Le persone presenti all’incontro di sabato hanno reagito con una certa freddezza alle parole di Giarrusso: gli applausi sono stati pochi.

«Siamo un partito aperto a chiunque. E se Dino Giarrusso vorrà entrare e iscriversi, prima chieda scusa a chi ha ferito in passato e dimostri di accettare le regole e il percorso di questo partito», ha detto domenica Bonaccini nell’intervento conclusivo dell’appuntamento elettorale di Milano.

La richiesta di scuse era già stata sostenuta dal sindaco di Firenze e sostenitore di Bonaccini, Dario Nardella: «Se ci sono persone che vogliono salire sul carro del vincitore, come succede sempre, dopo che ci hanno attaccato per anni e cambiano all’improvviso idea e vengono qui, noi siamo democratici e apriamo le porte ma sia chiaro che noi manteniamo le nostre idee», ha detto Nardella. «Sono gli altri che cambiano, non noi».

L’ex sindaco di Torino Piero Fassino ha ricordato un episodio in particolare per cui Giarrusso dovrebbe chiedere scusa: quando Roberta Pinotti era ministra della Difesa, dice Fassino, Giarrusso disse che aveva le mani «lorde di sangue».

Giarrusso, che ha 48 anni e un passato da popolare inviato della trasmissione televisiva Le Iene, aveva lasciato il Movimento 5 Stelle alla fine di maggio. Aveva aderito al M5S in occasione delle elezioni politiche del 2018: era stato uno dei candidati più noti del partito in quelle elezioni, ma non aveva vinto nel suo collegio uninominale. In seguito aveva lavorato nello staff della consigliera della Regione Lazio Roberta Lombardi e aveva avuto un incarico di collaborazione al ministero dell’Istruzione. Alle elezioni europee del 2019 era stato eletto nella circoscrizione Italia insulare con 117.211 preferenze. «Con grande gioia e orgoglio entro in una casa che esiste da tempo con rispetto per chi l’ha costruita e con umiltà», ha detto Giarrusso sabato sul palco dell’incontro elettorale di Bonaccini. «Entro in punta di piedi in una casa che esiste da tempo. Credo che sia necessario un centrosinistra forte, credo nel progetto di rinascita che Bonaccini ha in mente».