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  • Lunedì 23 gennaio 2023

La Germania sta cambiando idea sull’invio di carri armati all’Ucraina

La ministra degli Esteri tedesca ha detto che non impedirà ad altri paesi di inviare i Leopard, ed è già una notizia importante

(Jens Schlueter/Getty Images)
(Jens Schlueter/Getty Images)

Dopo giorni di polemiche, la Germania sta cominciando ad assumere una posizione più accomodante sull’invio di carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Domenica, per la prima volta, una ministra del governo tedesco ha detto che la Germania non «si metterà di traverso» se la Polonia vorrà inviare i Leopard all’esercito ucraino. È un piccolo passo avanti, che secondo alcuni analisti potrebbe anticipare una decisione sull’invio di carri armati da parte della Germania stessa.

Da giorni ci sono notevoli polemiche attorno alla Germania, che nonostante le richieste del governo ucraino e le pressioni degli alleati sta esitando ad autorizzare l’invio dei suoi carri armati Leopard 2, per timore di provocare troppo la Russia. I Leopard 2 sono carri armati di produzione tedesca che sono a disposizione degli eserciti di vari paesi europei, e sarebbero i più adatti per sostenere lo sforzo bellico ucraino. Alcuni paesi europei, a partire dalla Polonia, hanno detto che sono pronti a inviare all’Ucraina i Leopard in dotazione ai loro eserciti, ma sono bloccati perché i contratti di fornitura prevedono che per inviare i Leopard a un altro stato sia necessaria l’autorizzazione della Germania.

Per questo le dichiarazioni fatte domenica al canale francese LCI TV dalla ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock sono notevoli. Baerbock, che dall’inizio del conflitto è la più decisa sostenitrice della resistenza ucraina all’interno del governo, aveva detto: «Se ci sarà chiesto non ci metteremo di traverso» all’invio di Leopard 2 da parte della Polonia. Il giorno dopo, lunedì, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha annunciato che la Polonia chiederà ufficialmente alla Germania il permesso di farlo, senza però specificare quando.

Nei giorni scorsi tra il governo tedesco e Morawiecki c’era stata una dura polemica a distanza, con Morawiecki che aveva accusato le Germania di condannare l’Ucraina con la sua estrema cautela. «È passato quasi un anno dallo scoppio della guerra», ha detto Morawiecki in un’intervista. «Le prove dei crimini di guerra dell’esercito russo possono essere viste in televisione e su YouTube. Di che altro ha bisogno la Germania per aprire gli occhi e cominciare ad agire in linea con il potenziale dello stato tedesco?».

– Ascolta Globo: Dobbiamo sperare nel risveglio della Germania

La Polonia, nel corso del fine settimana, aveva perfino parlato della possibilità di inviare i Leopard 2 senza il consenso del governo tedesco. Sarebbe una mossa rischiosa, perché i Leopard inviati all’Ucraina avrebbero poi bisogno di munizioni e manutenzione, che possono essere offerti al meglio solo dalla Germania. Per questo, c’è bisogno del consenso pieno del governo tedesco per inviare i Leopard all’Ucraina, anche se è un terzo paese a compiere l’invio usando i mezzi a sua disposizione. A ben vedere, anche la dichiarazione di Baerbock non può essere definita un consenso pieno, e questo probabilmente significa che ci saranno altre decisioni da prendere.

Negli scorsi giorni, Morawiecki aveva fatto intendere che ci fossero anche altri paesi, in particolare Danimarca e Finlandia, pronti a fornire alcuni Leopard 2 all’Ucraina, e aveva parlato della possibile creazione di una «piccola coalizione» per sostenere le difese ucraine con mezzi pesanti.

I Leopard 2 sono ritenuti i carri armati in assoluto più adatti alle esigenze dell’Ucraina perché sono moderni e molto versatili su vari tipi di terreno. Inoltre ci sono numerosi mezzi già disponibili e praticamente pronti a essere inviati da numerosi paesi vicini ai confini ucraini, cosa che renderebbe il trasferimento molto rapido. Infine richiedono una bassa manutenzione e hanno varie caratteristiche che li rendono più adatti di altri carri armati: tra le altre cose hanno un motore a diesel facile da alimentare, al contrario per esempio degli Abrams americani, che hanno un motore a turbina con prestazioni migliori ma che richiede molta più energia.

Il parziale cambiamento di posizione citato da Baerbock potrebbe anticipare una decisione complessiva sull’invio di carri armati da parte della Germania stessa. Il nuovo ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha detto che il governo potrebbe prendere una decisione molto presto.

Il governo del Regno Unito ha da poco autorizzato l’invio di 14 carri armati Challenger 2 in Ucraina, altra circostanza che potrebbe portare a ulteriori pressioni nei confronti del governo tedesco. Nel fine settimana anche il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che il suo paese sta prendendo in considerazione la possibilità di inviare all’Ucraina i propri carri armati Leclerc.