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  • Lunedì 9 gennaio 2023

Gli scontri tra tifosi della Roma e del Napoli in un’area di sosta sull’A1

C'è stato un ferito e la polizia ha bloccato l'autostrada per 50 minuti, nello stesso luogo in cui fu ucciso nel 2007 Gabriele Sandri

(Twitter @ultras13_12)
(Twitter @ultras13_12)

Domenica ci sono stati grossi scontri tra i membri della tifoseria organizzata della Roma e del Napoli in un’area di sosta sull’autostrada A1, in Toscana: una persona è stata ferita e la polizia è stata costretta a bloccare per circa 50 minuti un tratto di alcuni chilometri dell’autostrada. L’area di sosta è quella di Badia al Pino, vicino ad Arezzo, dove nel 2007 un agente di polizia uccise il tifoso 26enne della Lazio Gabriele Sandri, sparandogli da lunga distanza mentre dormiva in auto, dopo che sul posto c’erano stati alcuni scontri tra tifosi.

Gli scontri tra tifosi della Roma e del Napoli sono iniziati poco dopo le 13:30: secondo la ricostruzione della questura di Arezzo, i membri delle due tifoserie si erano dati appuntamento in quel luogo con intenzioni violente. Non erano in programma partite di calcio tra Roma e Napoli, ma entrambe le tifoserie erano dirette al nord per due diverse partite: Milan-Roma (alle 20:45 a Milano) e Sampdoria-Napoli (alle 18 a Genova).

Secondo la questura, i tifosi del Napoli che si sono fermati nell’area di sosta erano circa 350, mentre non è stato chiarito quanti fossero di preciso quelli della Roma, che sono arrivati più tardi. Domenica pomeriggio e in serata sono circolati diversi video che hanno mostrato gruppi di tifosi vestiti di nero e armati di bastoni mentre lanciano oggetti, tra cui sassi e petardi, contro le auto: è il motivo per cui la polizia ha poi deciso di bloccare l’autostrada per quasi un’ora. Da quel tratto stavano passando le auto di diversi tifosi romanisti, alcuni dei quali si sono fermati all’area di sosta.

I video mostrano che gli scontri non si sono concentrati solo nell’area di sosta, ma che a un certo punto si sono riversati anche sulla carreggiata dell’autostrada, invasa dai gas lacrimogeni lanciati dai tifosi. In quel momento l’autostrada era bloccata e le auto non passavano.

La viabilità sul tratto di autostrada è ripresa quando la polizia è riuscita a fermare e allontanare i tifosi delle due squadre: quelli della Roma sono ripartiti quasi subito in auto, sollecitati dalle forze dell’ordine, mentre quelli del Napoli hanno atteso nell’area di servizio e sono stati poi scortati fino a Genova dalla polizia.

Si ha notizia di un solo ferito, un tifoso della Roma portato in ospedale dopo essere stato colpito da un’arma da taglio: il tifoso è stato poi arrestato per rissa aggravata. Una volta arrivati a Genova, circa 80 tifosi napoletani coinvolti negli scontri sono stati identificati: la polizia ha fatto sapere che sta indagando per individuare con certezza i responsabili e che potrebbero esserci altri arresti.

Non è la prima volta che ci sono gravi scontri tra le tifoserie organizzate di Roma e Napoli, che le forze dell’ordine cercano sempre di tenere lontane e di non fare incontrare, anche quando le due squadre non giocano contro: anche domenica c’erano diversi agenti appostati a Badia al Pino per il sospetto che potessero incrociarsi sulla strada.

Nel 2014, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina a Roma, gli scontri tra gli ultras del Napoli e quelli della Roma (che pure non erano coinvolti nella partita) portarono alla morte del tifoso del Napoli Ciro Esposito, di trent’anni. Esposito era stato ricoverato per quasi due mesi dopo gli scontri, avvenuti il 3 maggio, ed era morto il 25 giugno al policlinico Gemelli di Roma.