• Mondo
  • Giovedì 22 dicembre 2022

Il discorso di Zelensky al Congresso americano

Ha ringraziato gli Stati Uniti per gli aiuti e ha ricordato che non sono «carità», ma un «investimento» per la sicurezza globale e la democrazia

(AP Photo/Carolyn Kaster)
(AP Photo/Carolyn Kaster)

Mercoledì sera (in Italia era notte) il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha tenuto un discorso al Congresso degli Stati Uniti nell’ambito del proprio breve viaggio a Washington, la sua prima visita ufficiale all’estero dall’inizio della guerra in Ucraina. Ha ringraziato il presidente statunitense Joe Biden e in generale il paese per l’aiuto fornito finora per resistere agli attacchi della Russia, ricordando che gli ingenti aiuti non sono una forma di «carità», ma un «investimento» per la sicurezza globale e la democrazia. Zelensky ha parlato al Congresso poco dopo un lungo e cordiale incontro con Biden alla Casa Bianca, anticipato dall’annuncio di una attesa fornitura di missili Patriot per rendere più efficienti le linee di difesa ucraine.

Durante il proprio discorso, Zelensky ha ricordato l’offensiva delle Ardenne, uno dei punti di svolta contro la Germania nazista nella Seconda guerra mondiale, e la battaglia di Saratoga durante la Guerra d’indipendenza americana, che favorì l’ingresso nel conflitto della Francia per aiutare gli Stati Uniti ad affermare la propria indipendenza. Entrambi i riferimenti sono stati utilizzati da Zelensky per segnalare l’importanza degli aiuti statunitensi e in generale dell’Occidente per fermare l’esercito russo.

Tra i numerosi applausi ricevuti nel corso del proprio intervento, Zelensky ha poi detto che il prossimo anno sarà «un punto di svolta» nella guerra: «Il coraggio degli ucraini e la risolutezza degli americani devono garantire il futuro della nostra comune libertà, la libertà dei popoli che difendono i propri valori».

Nel proprio discorso Zelensky ha detto che l’Ucraina «non si arrenderà mai» e che dall’esito della guerra non dipende solamente il futuro del suo paese, ma della democrazia in tutto il mondo: «Questa battaglia non può essere ignorata, sperando che l’oceano o qualcos’altro offrano protezione».

Zelensky ha inoltre offerto al Congresso una bandiera dell’Ucraina firmata da alcuni soldati che si trovano al fronte nell’area del Donetsk. La bandiera è stata mostrata all’aula dalla vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, e dalla presidente della Camera, Nancy Pelosi. In seguito Pelosi ha offerto a Zelensky una bandiera degli Stati Uniti che poche ore prima era stata issata sul Campidoglio.

Nell’incontro organizzato nelle ore precedenti con Biden, Zelensky aveva espresso la necessità di continuare a ricevere armi e aiuti dagli Stati Uniti per difendersi nella guerra, ringraziando per la fornitura dei Patriot e aggiungendo che una volta che il sistema sarà approntato «manderemo qualche segnale al presidente Biden per fargli capire che vorremmo qualche Patriot in più». Zelensky ha poi aggiunto con un sorriso, ricambiato da una risata di Biden, che «siamo in guerra, mi spiace, mi spiace veramente». Poco prima dell’arrivo del presidente ucraino, gli Stati Uniti avevano annunciato un nuovo fondo di aiuti militari da 1,8 miliardi di dollari. Il Congresso sta intanto discutendo una nuova serie di aiuti per gestire la crisi ucraina, con risorse stimate intorno ai 45 miliardi di dollari.

Poco dopo il discorso al Congresso, Zelensky è ripartito verso l’Ucraina concludendo una visita negli Stati Uniti durata all’incirca dieci ore.