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  • Mercoledì 16 novembre 2022

Cos’è il missile caduto in Polonia

L'ipotesi più probabile è che sia un missile S-300 della contraerea ucraina, fabbricato dalla Russia ma molto usato in tutto il mondo

Il sistema missilistico S-300 in una parata in Russia nel 1995 (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
Il sistema missilistico S-300 in una parata in Russia nel 1995 (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
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È ormai praticamente certo che l’esplosione avvenuta martedì sera nel paese polacco di Przewodów sia stata provocata da un missile delle difese aeree ucraine che tentava di intercettare un altro missile sparato dalla Russia per colpire il territorio dell’Ucraina. Le indagini sono ancora in corso, ma l’ipotesi più probabile è che il missile della contraerea ucraina abbia mancato il proprio bersaglio, o sia uscito dalla sua traiettoria, e sia finito in territorio polacco uccidendo due persone.

Non ci sono conferme certe su che tipo di missile sia quello finito in Polonia: sia gli Stati Uniti sia il governo polacco hanno detto soltanto che il missile era «di fabbricazione russa», ma il presidente polacco Andrzej Duda, mercoledì in conferenza stampa, ha ipotizzato che si trattasse di un missile S-300, un missile terra-aria (cioè lanciato da terra e pensato per colpire obiettivi in aria) di fabbricazione prima sovietica e poi russa, ampiamente usato da molti paesi per le proprie difese aeree, compresa l’Ucraina.

L’ipotesi che il missile fosse un S-300, sebbene non confermata ufficialmente, è ritenuta probabile anche da esperti come Eliot Higgins, il fondatore del sito di indagini Bellingcat, e da altri analisti che hanno parlato con i media in queste ore.

Il sistema missilistico S-300 è stato sviluppato per la prima volta nell’Unione Sovietica alla fine degli anni Settanta. Nel corso dei decenni ha ricevuto varie revisioni e rifacimenti, ed è tuttora prodotto dalla Russia, che lo esporta in tutto il mondo. Gli S-300 sono in dotazione all’esercito ucraino perché erano stati donati ad aprile dalla Slovacchia, e poi anche da altri paesi.

S-300 slovacchi, pronti per il lancio (Wikimedia)

Benché siano stati realizzati per la prima volta oltre 40 anni fa (e siano stati superati dai più avanzati ma più costosi S-400), gli S-300 sono ancora molto richiesti e temuti in tutto il mondo per la loro efficacia. Il loro utilizzo primario è quello di contrastare l’aviazione nemica, e quindi di abbattere i jet da guerra ostili. In questo gli S-300 sono estremamente efficaci, cosa che li rende molto richiesti: in caso di guerra, un paese che dispone degli S-300 può essere estremamente temibile contro l’aviazione nemica.

Un altro utilizzo è l’intercettazione dei missili. È ciò che sta facendo l’Ucraina in questi mesi in cui la Russia sta bombardando costantemente le città e le infrastrutture civili ucraine: l’esercito ucraino, per difendersi, usa gli S-300 e altri sistemi per cercare di intercettare i missili russi.

Gli S-300 sono missili piuttosto grandi (sono alti circa sette metri e possono arrivare a pesare più di una tonnellata e mezzo) e sono abitualmente montati su grossi camion, da cui vengono poi lanciati. Sono missili guidati, che individuano il bersaglio (che sia un jet o un altro missile) con l’obiettivo di farlo esplodere in aria.

In questo caso, l’Ucraina usa gli S-300 per cercare di intercettare i missili da crociera russi. I missili da crociera (cruise missiles, in inglese) sono missili lanciati da terra (o da una nave, o da un sottomarino), manovrabili, e hanno una traiettoria tendenzialmente orizzontale, parallela al terreno. Per intercettarli, gli ucraini devono colpirli e farli esplodere finché sono ancora alti in aria, e ovviamente prima che si avvicinino al bersaglio. Soltanto di recente, l’esercito russo ha modificato i propri S-300 per colpire obiettivi a terra, contrariamente a quello che il sistema sarebbe stato costruito per fare: è probabilmente il segno che nell’esercito russo scarseggiano le munizioni.

Non è ancora del tutto chiaro cosa sia successo a Przewodów. Si era pensato inizialmente che la contraerea ucraina fosse riuscita a intercettare il missile russo e che quelli caduti sul paese polacco fossero i resti dello scoppio. Ora invece l’ipotesi più probabile è che l’S-300 ucraino abbia mancato del tutto il bersaglio, o sia uscito dalla traiettoria, e sia finito in territorio polacco.