Brasile, Repubblica Democratica del Congo e Indonesia hanno avviato una collaborazione per tutelare le proprie foreste

(AP Photo/ Rodrigo Abd)
(AP Photo/ Rodrigo Abd)

Brasile, Repubblica Democratica del Congo e Indonesia, che insieme hanno il 52 per cento delle foreste pluviali tropicali del pianeta, hanno firmato un accordo di cooperazione per la tutela delle proprie foreste. L’accordo è stato firmato lunedì dai rappresentanti dei tre paesi e prevede che i rispettivi governi si impegnino, tra le altre cose, a limitare la deforestazione, tutelare la biodiversità e ripristinare gli ecosistemi in pericolo. Dal momento che non è sostenuto da alcun piano economico, l’accordo prevede anche che i tre paesi si impegnino a trovare nuovi «meccanismi di finanziamento», sia da parte di investitori privati che da programmi delle organizzazioni internazionali, come quelli avviati in passato dell’ONU.

Per limitare il riscaldamento globale e le conseguenze del cambiamento climatico è necessario ridurre l’utilizzo dei combustibili fossili e le emissioni di gas serra, ma è fondamentale anche tutelare le foreste: oltre a essere molto importanti per la biodiversità, le foreste infatti contribuiscono ad assorbire l’anidride carbonica (CO2) presente nell’atmosfera, il principale gas responsabile del riscaldamento globale.

Le foreste tropicali in particolare immagazzinano maggiori quantità di anidride carbonica rispetto alle foreste che crescono in altre aree del pianeta e soprattutto producono moltissimo vapore acqueo, che si concentra nelle nubi e ritorna sulla Terra come pioggia. Le nubi create con il contributo delle foreste tropicali (in particolare di quella dell’Amazzonia, in Sud America) contribuiscono a riflettere la luce del Sole verso lo Spazio, dunque a ridurre il riscaldamento della Terra e a mantenere gli equilibri climatici.

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