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  • Sabato 29 ottobre 2022

Maurice Hastings, scagionato dal DNA dopo 38 anni in carcere

In California, un uomo di 69 anni è stato liberato dopo una condanna all'ergastolo per un omicidio mai commesso

Maurice Hastings dopo la liberazione (J. Emilio Flores/Cal State LA)
Maurice Hastings dopo la liberazione (J. Emilio Flores/Cal State LA)
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Venerdì Maurice Hastings, un uomo afroamericano di 69 anni, è stato liberato dopo 38 anni di detenzione in carcere per un omicidio che non aveva commesso. La sua condanna, arrivata nel 1988, è stata annullata dopo che pochi mesi fa un test del DNA lo aveva scagionato indicando come colpevole un altro uomo, morto in carcere nel 2020.

Hastings stava scontando l’ergastolo per l’omicidio di Roberta Wydermyer, avvenuto in California nel 1983. La donna era stata trovata nel bagagliaio di un’auto, uccisa da un colpo di pistola alla testa dopo aver subito violenza sessuale. L’accusa aveva chiesto la pena di morte per Hastings, che si era sempre dichiarato innocente, ma alla fine era stato condannato all’ergastolo. L’autopsia del corpo di Wydermyer aveva evidenziato tracce di sperma: Hastings aveva chiesto una prima volta il test del DNA nel 2000, ma gli era stato negato.

Una nuova richiesta di test era stata portata avanti dal Los Angeles Innocence Project, un’organizzazione che si occupa di persone vittime di errori giudiziari, e aveva portato, a giugno di quest’anno, a risultati compatibili con un altro uomo, peraltro già condannato per il rapimento di un’altra donna ritrovata anche lei dentro il bagagliaio di un’auto.

La condanna di Hastings è stata annullata. Il procuratore distrettuale della contea di Los Angeles George Gascón ha commentato la vicenda definendola «una terribile ingiustizia», e aggiungendo che «il sistema giudiziario non è perfetto». Dopo essere stato liberato Hastings ha detto: «Al momento in me non c’è amarezza, ho aspettato questo momento per tanti anni, ora voglio solo godermi quel che resta della mia vita».