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  • Lunedì 17 ottobre 2022

Com’è cambiato il Pallone d’Oro

Viene assegnato stasera, con nuovi criteri per restare al passo con i tempi e rispondere alle critiche delle ultime edizioni

(Aurelien Meunier/Getty Images)
(Aurelien Meunier/Getty Images)
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La cerimonia della 66ª edizione del Pallone d’Oro, il premio individuale più importante del calcio professionistico, si terrà stasera al théâtre du Châtelet di Parigi. Verranno premiati il miglior calciatore e la miglior calciatrice, il miglior giovane e il miglior portiere non più dell’anno solare, ma dell’ultima stagione calcistica disputata. Per questo motivo la cerimonia si terrà oggi, lunedì 17 ottobre, e non tra novembre e dicembre come negli anni passati.

Il periodo preso in considerazione non è l’unico cambiamento introdotto quest’anno al premio istituito nel 1956 su iniziativa della rivista sportiva francese France Football. Sono state cambiate anche le modalità di votazione e quelle di assegnazione, nel tentativo di restare al passo con i tempi e rispondere alle critiche ricevute negli anni passati, ossia quelli monopolizzati da Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, vincitori in dodici delle quattordici edizioni tenute dal 2007 al 2021.

I criteri di giudizio sono stati rivisti per dare più incisività alle prestazioni individuali, indicate come primo criterio, seguite dalle prestazioni di squadra — quindi i trofei vinti nel corso della stagione — e dal valore assoluto dei giocatori, in considerazione anche del loro livello di sportività, il cosiddetto fair play.

La giuria di giornalisti invitati ad assegnare i premi tramite votazione è stata ridotta da 180 a 100: uno per ciascuno dei primi cento paesi nel ranking delle nazionali maschili FIFA aggiornato al 12 agosto, giorno di presentazione delle liste dei candidati. I voti sono stati dati quindi da 10 giornalisti sudamericani, 41 europei, 21 africani, 18 asiatici e 10 nord/centroamericani. Il giurato italiano è sempre Paolo Condò, giornalista di Sky Sport e Repubblica.

Le liste di giocatori candidati sono state composte secondo i pareri di France Football e del giornale a cui fa capo, L’Équipe, ma anche in base alle scelte dell’ex calciatore ivoriano Didier Drogba, nominato ambasciatore del premio, e dei giurati i cui voti nella precedente edizione avevano meglio rispecchiato gli esiti complessivi delle votazioni: in questo caso il giornalista vietnamita Truong Anh Ngoc (che è di base a Roma) per il premio maschile e la giornalista ceca Karolina Hlavačkova per quello femminile.

Tra i trenta calciatori, le venti calciatrici, i dieci giovani e i dieci portieri candidati ai premi non c’è un solo italiano. Il grande favorito per la vittoria del Pallone d’Oro maschile è il centravanti francese Karim Benzema, protagonista nella vittoria in Champions League del Real Madrid. Non sono stati inclusi Neymar e soprattutto Lionel Messi, che lo scorso anno lo vinse per la settima volta, assente dalle liste come non succedeva dal 2006. C’è invece Cristiano Ronaldo, tornato al Manchester United lo scorso anno.

I giocatori candidati attualmente in Serie A sono soltanto tre. Rafael Leao e Mike Maignan, attaccante e portiere del Milan, e Dusan Vlahovic, centravanti serbo che aveva iniziato la stagione con la Fiorentina per poi trasferirsi alla Juventus a gennaio.

Nel corso della cerimonia, che inizierà questa sera alle otto e mezza, verranno inoltre assegnati il premio al miglior club della passata stagione, il trofeo Gerd Müller al miglior centravanti e il trofeo Sócrates per l’impegno sociale e la solidarietà.

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