Serbia e Kosovo hanno raggiunto un accordo dopo le grosse tensioni delle ultime settimane

Josep Borrell (AP Photo/Virginia Mayo)
Josep Borrell (AP Photo/Virginia Mayo)

Serbia e Kosovo hanno raggiunto un accordo su una questione che va avanti da diverse settimane e che riguarda la decisione del Kosovo di non considerare validi i documenti d’identità e le targhe dei veicoli serbi nel suo territorio. L’annuncio del Kosovo aveva provocato forti tensioni e proteste da parte della popolazione: la NATO, che è presente nel paese con una missione di pace, aveva descritto la situazione come «tesa», e le proteste avevano spinto il primo ministro del Kosovo a rimandare l’entrata in vigore delle nuove regole.

L’accordo è stato raggiunto con la mediazione dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Josep Borrell, che sabato ha annunciato che la Serbia «ha acconsentito ad abolire i documenti di entrata e di uscita per i possessori di un documento d’identità kosovaro, e il Kosovo ha deciso di non introdurli per chi ha un documento d’identità serbo» e che quindi «i serbi del Kosovo così come tutti gli altri cittadini potranno viaggiare liberamente tra Kosovo e Serbia con i loro documenti d’identità». L’Unione Europea ha molta influenza sia sulla Serbia che sul Kosovo, dato che entrambi i paesi ambiscono a diventarne membri.

Le tensioni tra Kosovo e Serbia sono radicate: il Kosovo è un’ex provincia serba. Tra il 1998 e il 1999 fu combattuta una guerra tra l’esercito jugoslavo, controllato dai serbi, e i ribelli kosovari albanesi, che volevano separarsi. Il conflitto terminò dopo l’intervento della NATO, che bombardò la Serbia costringendo le sue forze a ritirarsi dal territorio kosovaro. Nel 2008 il Kosovo dichiarò l’indipendenza dalla Serbia, che fu riconosciuta dagli Stati Uniti e da un pezzo dell’Unione Europea, ma non dai serbi e dai paesi loro alleati, come la Russia e la Cina.

Negli ultimi anni le tensioni in Kosovo tra minoranza serba (circa 100mila persone su 1,8 milioni) e maggioranza albanese sono rimaste molto forti, così come l’influenza della Serbia sulle persone serbe kosovare, che abitano soprattutto nel nord del paese.