Chi saranno i candidati del Movimento 5 Stelle alle elezioni

È stato diffuso l'esito delle "parlamentarie", ma solo per i collegi plurinominali: i capilista sono quasi tutti molto vicini a Conte

(ANSA)
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Il Movimento 5 Stelle ha pubblicato le liste delle candidate e dei candidati alle elezioni del 25 settembre, scelti tramite le cosiddette “parlamentarie”, le primarie interne al partito riservate agli iscritti.

Per ora è stata pubblicata solo la lista dei candidati ai collegi plurinominali, e nei prossimi giorni verranno comunicati anche i candidati agli uninominali. Per via del sistema elettorale che rende molto difficile vincere negli uninominali senza far parte di una coalizione, e considerato che il Movimento 5 Stelle non si è alleato con nessun partito, per molti candidati sarà fondamentale essere inseriti come capilista nei collegi plurinominali per sperare di risultare eletti.

La maggior parte dei candidati scelti come capilista fanno parte di 15 nomi proposti dal presidente Giuseppe Conte direttamente agli iscritti, da inserire «con criterio di priorità». Sono tutti candidati considerati molto vicini a Conte, e la lista è stata approvata dagli iscritti con oltre l’86 per cento dei consensi.

Per come funziona la legge elettorale, il cosiddetto “Rosatellum”, un terzo dei seggi viene assegnato in collegi uninominali in cui si elegge un solo rappresentante, e altri due terzi in collegi plurinominali, nei quali se ne elegge più di uno. I seggi dei collegi plurinominali vengono assegnati con metodo proporzionale, cioè distribuiti tra i partiti in proporzione ai voti che hanno ottenuto. Nei collegi uninominali c’è invece un solo seggio in palio che viene vinto dal candidato della coalizione – o del partito che si presenta da solo – che prende un voto in più degli altri. Non si può votare per un partito o una coalizione nella parte proporzionale e un candidato sostenuto da un’altra coalizione per l’uninominale.

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Soprattutto nei collegi uninominali saranno fondamentali le alleanze tra i partiti, per riuscire a ottenere anche un solo voto in più degli avversari e vincere il seggio. Il “Rosatellum”, insomma, premierà le coalizioni e penalizzerà con ogni probabilità il Movimento 5 Stelle, che alle elezioni si presenterà da solo. Anche per questo motivo non sono stati ancora comunicati i nomi dei candidati ai collegi uninominali: il partito cercherà fino al termine ultimo per la presentazione delle liste (il 22 agosto) di scegliere i candidati più adatti e con più possibilità di ottenere voti, anche sulla base di chi saranno i candidati avversari nei vari collegi.

Inoltre, dato che la legge elettorale permette fino a cinque candidature in collegi plurinominali per la stessa persona e una sola candidatura all’uninominale, è possibile che molti dei capilista scelti dal Movimento 5 Stelle saranno poi candidati anche in un collegio uninominale.

Conte sarà capolista alla Camera in cinque collegi di quattro regioni (due collegi in Lombardia, uno in Campania, uno in Puglia e uno in Sicilia), ma è molto probabile che sarà candidato anche in un collegio uninominale.

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Tra i nomi della “lista prioritaria” di Conte ci sono l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, candidata come capolista in quattro collegi, tutti in Piemonte, l’ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, capolista in due collegi, uno in Emilia-Romagna e uno in Calabria, e Sergio Costa, ex ministro dell’Ambiente nei governi Conte I e II, che sarà capolista in un solo collegio in Campania.

Ci saranno anche i vicepresidenti del Movimento 5 Stelle Riccardo Ricciardi, Michele Gubitosa e Alessandra Todde: i primi due saranno capilista in un solo collegio, rispettivamente in Toscana e in Campania, mentre Todde lo sarà in due collegi, in Lombardia e Sardegna.

Tra gli altri che erano presenti nella lista proposta da Conte ci sono Livio De Santoli e Alfonso Colucci, entrambi alla loro prima esperienza politica, che saranno capilista in due collegi in Lazio.

Al Senato i candidati principali saranno l’ex ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, capolista in tre collegi di tre regioni, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Campania, e l’ex capogruppo al Senato Ettore Licheri, capolista in tre collegi in Sardegna, Piemonte e Toscana. Il vicepresidente del Movimento 5 Stelle Mario Turco sarà capolista in un collegio in Puglia e in un altro in Basilicata, mentre l’ex magistrato Roberto Scarpinato lo sarà in un collegio in Sicilia e in uno in Calabria.

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