L’ex primo ministro australiano Scott Morrison era in segreto anche ministro
Un'inchiesta giornalistica ha rivelato che gestiva di nascosto cinque ministeri, spesso all'insaputa degli stessi ministri
Lunedì diversi diversi giornali australiani di News Corp, la società editrice di proprietà di Rupert Murdoch, hanno pubblicato in esclusiva un’inchiesta che ha rivelato come l’ex primo ministro australiano Scott Morrison nel corso del suo mandato avesse segretamente assunto anche il ruolo di ministro in cinque ministeri.
Morrison, che è del Partito Liberale e che ha governato dal 2018 al maggio del 2022, tra il marzo del 2020 e il maggio del 2021 si era attribuito i ruoli di ministro della Salute, delle Finanze, dell’Interno, del Tesoro e dell’Industria e delle Risorse naturali, amministrando quei dipartimenti insieme ai ministri che ne avevano diretta competenza.
In base a quanto rivelato dai giornali australiani, e confermato più avanti dallo stesso Morrison, l’ex primo ministro si era attribuito quei ruoli da solo e in segreto, senza annunciarlo pubblicamente e senza prestare un giuramento formale. In quasi tutti i casi nemmeno i ministri a capo di quei ministeri ne erano a conoscenza. Come questo sia potuto succedere non è affatto chiaro: ci sono parecchi dubbi sul fatto che a capo di un ministero potessero esserci contemporaneamente più ministri, e anche sul fatto che la nomina di Morrison a capo di un ministero potesse avvenire in segretezza.
Secondo la legge australiana, un ministero può essere gestito da più di una persona solo se il ministro ne autorizza un altro espressamente ad agire in sua sostituzione. È una situazione eccezionale, che può avvenire in casi di crisi improvvise, o di malattia o impossibilità di un ministro a svolgere il proprio lavoro. È possibile che sia successo nel caso del ministro della Salute Greg Hunt, che secondo vari giornali sapeva che Morrison aveva assunto anche la direzione del suo ministero in via eccezionale a causa dell’inizio della pandemia da coronavirus. Ma è improbabile che sia successo negli altri casi, in cui i ministri hanno detto di non essere a conoscenza di quanto fatto da Morrison.
Per quanto riguarda la questione della segretezza, c’è da specificare innanzitutto come avviene la nomina di un ministro in Australia. Di norma i ministri vengono nominati dal governatore generale dell’Australia, un rappresentante della monarchia britannica (l’Australia fa infatti parte del Commonwealth). È un ruolo prettamente simbolico e la nomina dei ministri è quindi una formalità, dato che la scelta politica spetta al primo ministro. Ma pur essendo una formalità, la nomina avviene durante una cerimonia pubblica e viene poi ufficializzata nella Gazzetta del Commonwealth (l’equivalente della Gazzetta Ufficiale italiana).
L’attuale governatore, David Hurley, ha fatto sapere tramite un portavoce che non c’è nulla di strano nel fatto che la nomina di Morrison nei cinque ministeri non sia stata resa pubblica. Secondo il portavoce, in certi casi un determinato ministro può assumere anche le funzioni di un altro ministro (ma, come si è detto, si tratta di casi eccezionali) e non è necessario che ci sia un giuramento pubblico, dato che si tratta di atti di carattere prevalentemente amministrativo. Secondo l’ufficio del governatore generale, quindi, spetta al governo decidere se rendere pubbliche o meno queste nomine.
Non era però mai successo – a quanto si sa – che un primo ministro si nominasse da solo ministro e restano molti dubbi sull’opportunità di mantenere la segretezza su un fatto del genere.
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La rivelazione sta creando enormi polemiche in Australia e diversi politici stanno chiedendo che Morrison dia immediatamente le dimissioni da parlamentare. Anthony Albanese, attuale primo ministro dopo che a maggio i Laburisti hanno vinto le elezioni, ha condannato molto duramente le azioni del suo predecessore definendole un tentativo di «gettare la democrazia nella spazzatura». Ha chiesto le dimissioni di Morrison anche Karen Andrews, ex ministra dell’Interno, che ha detto di non aver mai saputo che l’ex primo ministro avesse assunto la direzione del suo ministero.
In base a quanto ricostruito dai giornali, Morrison assunse inizialmente le cariche di ministro della Salute e delle Finanze nel marzo del 2020, quella di ministro dell’Industria e delle Risorse naturali nell’aprile del 2021 e quella di ministro dell’Interno e del Tesoro nel maggio del 2021.
Morrison ha confermato queste rivelazioni prima in un’intervista a una radio australiana e poi in un post su Facebook. Nel post ha parlato principalmente della prima carica assunta, quella di ministro della Salute, in cui aveva affiancato Greg Hunt, dicendo di aver preso quella decisione per via dell’inizio della pandemia da coronavirus. Secondo Morrison fu una precauzione in vista di un possibile grave peggioramento della pandemia, che avrebbe potuto rendere necessarie misure straordinarie attuabili solo assumendo quel ruolo.
Morrison ha specificato però che non ce ne fu bisogno e che solo in un caso utilizzò i poteri di ministro.
Fu nel dicembre del 2021, quando Morrison con i poteri di ministro dell’Industria e delle Risorse naturali bloccò il progetto di una piattaforma per l’estrazione di gas naturale al largo delle coste dello stato del New South Wales. Lo fece scavalcando il ministro che ne aveva competenza, Keith Pitt, che invece era favorevole al progetto.
Pitt ha rivelato martedì che fu proprio in quell’occasione che venne a conoscenza del fatto che Morrison era diventato segretamente anche ministro dell’Industria e delle Risorse naturali. Secondo diversi giornali, Morrison avrebbe deciso di bloccare quel progetto su pressione di diversi politici del suo partito, preoccupati che potessero perdere voti alle elezioni di maggio dagli elettori che vivono sulla costa del New South Wales.
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