Xi Jinping ha detto a Joe Biden di non giocare col fuoco

Confermando implicitamente che il discusso viaggio di Nancy Pelosi a Taiwan comprometterebbe seriamente i rapporti tra Cina e Stati Uniti

(AP Photo/Alex Brandon, Eraldo Peres, File)
(AP Photo/Alex Brandon, Eraldo Peres, File)

Giovedì il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il presidente della Cina Xi Jinping si sono sentiti al telefono per la prima volta dopo quattro mesi per affrontare diversi temi, tra cui la guerra in Ucraina e la crisi delle materie prime. La conversazione tra i due è durata due ore e ha toccato (anche se non esplicitamente) anche una questione diventata impellente negli ultimi giorni e cioè il viaggio – non ancora ufficializzato – che la speaker della Camera, Nancy Pelosi, avrebbe intenzione di fare a Taiwan.

Se n’è discusso parecchio perché è un’operazione che potrebbe seriamente compromettere le relazioni diplomatiche già piuttosto delicate tra Stati Uniti e Cina, che rivendica la propria sovranità su Taiwan e non accetta volentieri che abbia rapporti con paesi stranieri. Ribadendo la sua posizione e senza citare espressamente il viaggio di Pelosi, Xi Jinping ha detto a Biden: «Chi scherza col fuoco muore bruciato. Si spera che gli Stati Uniti abbiano le idee chiare su questo. Gli Stati Uniti dovrebbero onorare il principio della Cina unita».

Quella di Taiwan è una delle questioni più delicate all’interno dei rapporti tra Cina e Stati Uniti. A maggio, il presidente americano Joe Biden aveva fatto una mezza gaffe dicendo che gli Stati Uniti erano pronti a usare la forza per difendere Taiwan da una possibile invasione cinese. Di fatto però gli Stati Uniti non hanno mai preso una posizione definita su Taiwan, seguendo da tempo un approccio chiamato di «ambiguità strategica» proprio per evitare di creare tensioni col governo cinese.

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Nell’ultimo periodo il governo di Taiwan si era lamentato del fatto che le minacce militari ed economiche della Cina fossero aumentate e le anticipazioni sul viaggio di Nancy Pelosi sono state prese dal governo cinese come un esplicito messaggio di sostegno a Taiwan. Pelosi, tra l’altro, si era già posizionata contro la Cina molto duramente in passato, in particolare rispetto ai temi della tutela dei diritti umani e della libertà di espressione.

Biden ha risposto al presidente cinese sottolineando l’importanza di continuare a cooperare e comunicare «per migliorare la comprensione reciproca ed evitare percezioni e calcoli errati». Ha ribadito che la posizione degli Stati Uniti rispetto al principio della “Cina unica” non è cambiata e che il governo americano non sostiene l’indipendenza di Taiwan.