Il PIL degli Stati Uniti è calato per il secondo trimestre consecutivo

Un uomo in un supermercato di New York, il 27 luglio 2022 (AP Photo/Andres Kudacki)
Un uomo in un supermercato di New York, il 27 luglio 2022 (AP Photo/Andres Kudacki)

Giovedì il dipartimento del Commercio del governo degli Stati Uniti ha annunciato che nel secondo trimestre del 2022, cioè da inizio aprile a fine giugno, il Prodotto Interno Lordo (PIL) del paese si è ridotto dello 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2021. È il secondo trimestre consecutivo di contrazione, dopo che da gennaio a marzo il PIL si era ridotto dell’1,6 per cento. L’annuncio arriva in un momento già critico per l’economia statunitense, colpita da una grande crescita dell’inflazione che la Federal Reserve, la Banca centrale americana, ha cercato di limitare con due aumenti dei tassi d’interesse in poco più di un mese: l’ultimo mercoledì.

Due trimestri consecutivi di contrazione del PIL possono significare che l’economia americana si sta avvicinando a un periodo di recessione, cioè quella condizione economica che si verifica quando un paese non è più in grado di sfruttare completamente la sua capacità produttiva, come previsto da molti. Secondo il capo della Federal Reserve Jerome Powell, però, ci sono altri indicatori che farebbero pensare solo a un periodo di indebolimento, senza che si arrivi necessariamente a una recessione.