La Banca centrale americana ha aumentato di nuovo i tassi di interesse

Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell (AP Photo/ Manuel Balce Ceneta, File)
Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell (AP Photo/ Manuel Balce Ceneta, File)

La Banca centrale americana, la Federal Reserve, ha comunicato un ulteriore aumento dei tassi di interesse dello 0,75 per cento, dopo quello applicato a metà giugno alla luce della grande crescita dell’inflazione registrata nell’ultimo periodo: il nuovo aumento farà salire il costo del denaro per le banche tra il 2,25 e il 2,5 per cento, i livelli più alti dal 2018.

Prima dell’aumento di giugno, il maggiore dal 1994, sempre dello 0,75 per cento, la FED aveva alzato i tassi già due volte nel tentativo di contenere l’inflazione, e negli ambienti economici americani c’era la convinzione diffusa che questa misura sarebbe stata sufficiente: cioè che gli aumenti dei tassi già effettuati avrebbero cominciato ad avere effetto sull’inflazione, che il picco dell’aumento dei prezzi fosse passato e che quindi l’economia avrebbe potuto ricominciare a concentrarsi sulla crescita. È tuttavia probabile che nei prossimi mesi i tassi aumenteranno ancora, e che a fine anno arriveranno fino al 3,5 per cento.