Perché ci sono tutti questi ritardi sul Passante ferroviario di Milano?

Trenord (che gestisce i treni) e Ferrovie dello Stato (che gestisce i binari) si accusano a vicenda, e ora è stata aperta un'indagine

(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)
(ANSA/DANIEL DAL ZENNARO)
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Da più di una settimana ci sono enormi ritardi e centinaia di cancellazioni che riguardano i treni del Passante ferroviario di Milano, la rete che comprende le linee che passano sotto la città e la collegano all’hinterland. Sono treni usati ogni giorno da centinaia di migliaia di pendolari, ma anche per moltissimi spostamenti interni alla città. Negli ultimi due giorni a Milano sono state addirittura chiuse quasi tutte le stazioni del Passante, con oltre 300 corse soppresse al giorno, e al momento non si sa quando riprenderà la circolazione.

Le difficoltà a Milano stanno avendo effetti su tutta la rete regionale e stanno causando indirettamente cancellazioni e ritardi un po’ ovunque in Lombardia. Questa situazione si somma alle già molte critiche che Trenord, l’azienda che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia, riceve da tempo: oltre ai ritardi, ogni giorno molti passeggeri lamentano dei frequenti guasti dei treni, del sovraffollamento dei vagoni e nei periodi estivi dell’assenza di aria condizionata su alcuni mezzi.

Le ragioni del blocco quasi totale al Passante sono ancora da chiarire del tutto. Finora Trenord ha attribuito il problema a un tratto dei binari che causerebbe un «consumo anomalo delle ruote» dei treni. Venerdì scorso l’azienda aveva detto di essere stata costretta a fermare 35 treni con le ruote danneggiate, causando grosse modifiche su tutta la rete e oltre cento cancellazioni di treni al giorno. Da lì è cominciato un rimpallo di responsabilità che non è ancora finito.

Nei primi giorni di ritardi, molti giornali avevano parlato anche di una manutenzione straordinaria dei mezzi dovuta al caldo: è possibile che l’informazione fosse stata fatta circolare dalla stessa Trenord, che però non l’ha mai comunicata sui suoi canali ufficiali.

Attribuire il problema ai binari invece significa scaricare la responsabilità su Rete Ferroviaria Italiana (RFI), la società di Ferrovie dello Stato che gestisce le infrastrutture a livello nazionale: quindi anche i binari. RFI ha detto di aver fatto dei controlli e di non aver riscontrato anomalie che «compromettano la sicurezza» dell’infrastruttura o che causino il consumo eccessivo delle ruote dei treni, restituendo sostanzialmente la responsabilità a Trenord.

I disagi più grossi si sono avuti negli ultimi due giorni: la procura ha aperto un’inchiesta per  il “pericolo di dissesto ferroviario” e ha sequestrato il tratto dei binari che era stato indicato da Trenord, tra le stazioni di Dateo e Porta Vittoria (entrambe non lontane dal centro). Secondo Trenord, in una curva tra quelle due fermate ci sarebbe una quantità rilevante di limatura di acciaio che testimonierebbe un attrito maggiore con le ruote, che si sarebbero consumate fino a cento volte di più rispetto al normale.

Nello specifico, sono state sequestrate quattro rotaie (due binari) per un tratto di qualche centinaio di metri: secondo RFI questa decisione non impedirebbe di mantenere aperta la circolazione sul resto della rete. Trenord aveva spiegato in una nota di aver deciso per l’interruzione della maggior parte dei treni per questioni di sicurezza.

Martedì quindi il Passante è stato chiuso in quasi tutte le stazioni cittadine (con “Passante ferroviario di Milano” si intendono solo 6 linee di Trenord che attraversano la città facendo fermate): sono state soppresse 306 corse ogni giorno, 196 del tutto e 110 parzialmente, non si sa per quanti giorni. In città insomma continuano ad andare pochissimi treni e con grosse modifiche nei percorsi. Le linee suburbane che non attraversano Milano invece formalmente sono a pieno regime, ma nella pratica stanno risentendo fortemente dei blocchi al Passante.

A livello istituzionale è sembrato che anche la Regione stia evitando di assumersi responsabilità sulla questione (Trenord svolge il suo servizio per conto della Regione Lombardia, sulla base di un contratto). L’assessora regionale ai Trasporti Claudia Terzi, della Lega, inizialmente ne ha parlato in alcuni comunicati in cui invitava Trenord e RFI a fare le dovute verifiche, oppure rispondendo alle domande a margine di un altro evento pubblico. Parlando direttamente della questione sul suo profilo Facebook invece ha detto di attendere «le analisi della procura» per capire quali siano i problemi, ribadendo in un inciso che il Passante è «in gestione a RFI»: i treni che ci passano sopra però sono gestiti da Trenord.