Perché si parla di un articolo di Newsweek sulla salute di Putin

La nota rivista americana ha scritto che forse il presidente russo ha un tumore, ma ci sono buone ragioni per prendere questa informazione con le molle

(Sergei Guneyev, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)
(Sergei Guneyev, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)
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Giovedì pomeriggio la rivista statunitense Newsweek ha pubblicato un articolo molto ripreso in giro per il mondo in cui sostiene che secondo un rapporto delle agenzie di intelligence statunitensi il presidente russo Vladimir Putin potrebbe avere un tumore in stadio avanzato. L’articolo è circolato moltissimo, anche in Italia, anche per via delle voci non confermate che si susseguono da mesi sulla salute di Putin. In realtà ci sono una serie di ragioni che spingono a prenderlo con le molle.

Per prima cosa l’articolo, scritto dal giornalista William Arkin, è stato smentito in maniera molto netta dal Consiglio per la sicurezza nazionale (NSC) degli Stati Uniti, cioè l’organo interno alla presidenza che si occupa di sicurezza e politica estera. La portavoce dell’NSC Adrienne Watson ha negato le fondamenta alla base dell’articolo, smentendo che il rapporto citato da Newsweek esista davvero e che il presidente Joe Biden ne sia stato informato. L’NSC potrebbe non dire il vero, ovviamente: ma in casi del genere di solito le smentite sono molto più circoscritte e nel merito della vicenda.

L’articolo di Newsweek contiene inoltre poche indicazioni sulla notizia più ripresa, e su cui si basa il titolo. Nel primo paragrafo si legge che secondo tre separate fonti di intelligence, a fine aprile «Putin sembra essere riemerso da un trattamento per un tumore in stadio avanzato». L’articolo non contiene altri riferimenti alla presunta malattia di Putin, o a dove e quando abbia sostenuto questo trattamento.

L’articolo di Newsweek non è stato ripreso da nessuno dei principali giornali statunitensi né dai più informati e rispettati corrispondenti che seguono la Russia, che verosimilmente non hanno trovato conferme. I pochi analisti che l’hanno commentato ne hanno parlato con discreto scetticismo. Michael Weiss, esperto giornalista che si occupa soprattutto di terrorismo, si è chiesto per esempio perché le fonti in questione avrebbero dovuto far trapelare un rapporto di questa portata a Newsweek, una rivista che ormai da una decina d’anni è entrata in un declino che sembra irreversibile fra licenziamenti, fusioni con altri giornali e perdita di centralità.

Di solito, dice implicitamente Weiss, se una fonte intende far trapelare un’informazione così sensibile e rilevante ne parla con i giornali più rispettabili, in modo che circoli nella maniera più ampia possibile.

Esiste anche la possibilità che l’articolo contenga informazioni solo in parte vere, o che siano effettivamente circolate nella comunità dell’intelligence statunitense senza che però nessuno le considerasse certe. Bryan Bender, giornalista che si occupa di sicurezza per Politico, scrive che «Newsweek non è più quello di una volta, ma William Arkin è un bravo giornalista», lasciando intendere che abbia fonti di livello.

Ormai da diversi anni in Occidente si diffondono periodicamente voci non confermate sulla salute di Putin: si basano su supposizioni e rivelazioni impossibili da verificare, e sono quasi sempre diffuse da giornali scandalistici, tabloid o comunque pubblicazioni poco affidabili. Da quando è cominciata la guerra in Ucraina, queste voci si sono fatte più frequenti e diffuse.

Considerando inoltre l’alto livello di segretezza che circonda Vladimir Putin, è quasi impossibile dire se il presidente russo sia malato o meno, ed è fuorviante fare delle diagnosi affidabili usando soltanto i video delle sue apparizioni in pubblico. Sono le stesse conclusioni a cui è arrivato anche il Guardian tre giorni fa, in un articolo pubblicato poco prima di quello di Newsweek in cui mette in fila una serie di voci sulla salute di Putin, nessuna delle quali ritenuta solidamente credibile.