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  • Mercoledì 25 maggio 2022

La peggior strage in una scuola statunitense degli ultimi dieci anni

È stata compiuta in una scuola elementare di Uvalde, in Texas: sono stati uccisi 19 bambini e 2 adulti

Alcune persone fuori dalla Robb Elementary School dopo la strage (Brandon Bell/Getty Images)
Alcune persone fuori dalla Robb Elementary School dopo la strage (Brandon Bell/Getty Images)
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Martedì negli Stati Uniti un 18enne ha sparato in una scuola elementare della città di Uvalde, in Texas, uccidendo 19 bambini e 2 insegnanti. Il 18enne si chiamava Salvador Ramos e frequentava il liceo nella stessa città in cui ha compiuto la strage: è stato ucciso dalla polizia dopo l’attacco. Tutti i bambini e le insegnanti uccise (due donne, Eva Mireles e Irma Garcia) si trovavano nella stessa classe al momento della strage.

È stata la peggior strage compiuta in una scuola degli Stati Uniti negli ultimi dieci anni, dopo quella di Sandy Hook, in Connecticut, del dicembre 2012: in quel caso in una scuola elementare furono uccise 26 persone, di cui 20 bambini. Pochi giorni fa c’era stato un altro attacco molto grave: sabato 14 maggio, a Buffalo, un 18enne aveva ucciso 10 persone sparando in un supermercato frequentato soprattutto da afroamericani.

– Leggi anche: Le leggi sulle armi in Texas sono tra le più permissive di tutti gli Stati Uniti

Uvalde è una piccola città di circa 15mila abitanti a metà strada tra San Antonio e il confine con il Messico: la strage è avvenuta nella Robb Elementary School, una scuola elementare le cui lezioni sarebbero dovute finire tra pochi giorni.

Secondo le ricostruzioni delle autorità del Texas, martedì mattina Ramos ha prima sparato in volto a sua nonna (che è ricoverata in gravi condizioni in ospedale) e poi si è diretto in macchina alla scuola elementare. Verso le 11.30 locali (le 18.30 italiane), mentre la nonna era riuscita a chiamare la polizia, Ramos è arrivato a scuola a piedi, perché prima – non è ben chiaro quando e dove – aveva fatto un incidente con l’auto.

Dopodiché è entrato a scuola attraverso un’entrata secondaria. Aveva addosso un giubbotto antiproiettili ed era armato di una pistola e di un fucile (non è ancora chiaro se un fucile semiautomatico AR-15). La polizia della città ha anche detto che, dopo essere entrato nella scuola, Ramos si è barricato dentro una classe e ha sparato contro alunni e insegnanti, prima di essere ucciso dalle forze dell’ordine. Al momento non si conoscono le ragioni dell’attacco.

Durante una conferenza stampa tenuta mercoledì quando in Italia era già sera, il governatore del Texas Greg Abbott ha detto che Ramos non aveva precedenti penali o diagnosi di problemi mentali. Abbott ha anche detto che prima di sparare alla nonna Ramos aveva scritto su Facebook di volerlo fare, poi di averlo fatto e dopo ancora di voler andare verso la scuola elementare: non è chiaro, però, se lo abbia scritto in post pubblici o in messaggi privati.

Abbott ha detto inoltre di essere contrario a introdurre misure più restrittive per il possesso di armi. La sua conferenza è stata interrotta per alcuni minuti dal Democratico Beto O’Rourke, candidato alla carica di governatore del Texas e favorevole a regole meno permissive per quanto riguarda il possesso di armi. Nell’interrompere la conferenza stampa, O’Rourke ha criticato Abbott e altri politici per le loro posizioni.

Martedì sera il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva commentato la strage in un discorso alla nazione, dicendo che «l’idea che un 18enne possa entrare in un negozio e acquistare un fucile è sbagliata» e che è il momento di «trasformare il dolore in azione» e agire per fermare la diffusione di armi nel paese. «Possiamo fare di più e dobbiamo fare di più. Quando per l’amor del cielo affronteremo la lobby delle armi?», ha detto Biden.

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