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  • Lunedì 23 maggio 2022

Vadim Shishimarin è stato condannato all’ergastolo 

È il primo soldato russo a essere processato in Ucraina per crimini di guerra dall’inizio dell’invasione: ha ucciso un civile disarmato

Il soldato russo Vadim Shishimarin alla seconda udienza del processo per crimini di guerra a Kiev, in Ucraina (AP Photo/Roman Hrytsyna)
Il soldato russo Vadim Shishimarin alla seconda udienza del processo per crimini di guerra a Kiev, in Ucraina (AP Photo/Roman Hrytsyna)
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Lunedì mattina il tribunale di Kiev ha condannato all’ergastolo Vadim Shishimarin, il primo soldato russo a essere processato in Ucraina per crimini di guerra dall’inizio dell’invasione. Shishimarin, che ha 21 anni, è stato condannato per aver ucciso un civile disarmato, crimine per cui si era dichiarato colpevole fin dall’inizio del processo, lo scorso 18 maggio.

Il civile ucciso si chiamava Oleksandr Shelipov e aveva 62 anni: Shishimarin e altri quattro soldati l’avevano incontrato mentre parlava al telefono pedalando in bicicletta su una strada di Chupakhivka, città nella regione nordorientale di Sumy. Uno dei soldati aveva ordinato a Shishimarin di sparare all’uomo, sostenendo che siccome era al cellulare avrebbe potuto segnalare la loro posizione all’esercito ucraino: Shishimarin lo aveva fatto, con diversi spari in testa.

Durante il processo Shishimarin ha raccontato di essersi inizialmente rifiutato di uccidere Shelipov, ma di non aver avuto altra scelta quando l’ordine era stato ripetuto con forza anche dagli altri soldati del gruppo. Ha raccontato anche che tutto era avvenuto molto in fretta e di non aver nemmeno avuto modo di verificare la morte dell’uomo: nel momento dell’uccisione, Shishimarin e gli altri soldati stavano guidando una macchina rubata dopo la distruzione del loro carro armato in un attacco ucraino.

Al processo era presente anche la moglie di Shelipov, che dopo avere sentito gli spari era uscita di casa e lo aveva trovato a terra, morto. Alla prima udienza Shishimarin le aveva chiesto perdono e le aveva detto: «Capisco che non puoi perdonarmi, ma ti supplico di farlo».

La procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha fatto sapere qualche giorno fa di stare indagando per crimini di guerra su altri 41 soldati russi, accusati di bombardamenti sui civili, stupri, uccisioni indiscriminate e saccheggi: Venediktova ha detto che solo pochi di questi sono stati arrestati. Nel frattempo anche la Corte penale internazionale dell’Aia, il principale tribunale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità, sta indagando per crimini di guerra compiuti dall’esercito russo in Ucraina.

– Leggi anche: Il primo processo a un soldato russo in Ucraina

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