El Shafee Elsheikh, foreign fighter dell’ISIS membro del gruppo soprannominato “i Beatles”, è stato giudicato colpevole per l’uccisione di quattro ostaggi americani

Alexanda Kotey, a sinistra, e El Shafee Elsheikh, nel 2018 (AP Photo/Hussein Malla, File)
Alexanda Kotey, a sinistra, e El Shafee Elsheikh, nel 2018 (AP Photo/Hussein Malla, File)

Giovedì un tribunale federale statunitense ha giudicato colpevole El Shafee Elsheikh per avere rapito e ucciso quattro ostaggi americani durante la guerra in Siria: Elsheikh era un foreign fighter (combattente straniero) dell’ISIS e faceva parte del gruppo poi soprannominato i “Beatles”, noto per essersi reso responsabile della prigionia e decapitazione di alcuni ostaggi occidentali, tra cui quella del giornalista americano James Foley. La condanna di Elsheikh riguarda appunto l’uccisione di Foley e di altre tre persone: Steven Sotloff, Peter Kassig (entrambi decapitati, come Foley) e Kayla Mueller.

Elsheikh era stato arrestato nel 2018 in Siria da alcuni combattenti curdi: il suo processo si è svolto negli Stati Uniti perché riguardava l’uccisione di cittadini americani. È stato condannato per tutti i capi d’accusa per cui era imputato, otto in totale, e riceverà probabilmente l’ergastolo: la sua pena sarà decisa in una nuova udienza ad agosto. Insieme a lui, nel 2018, era stato arrestato anche Alexanda Kotey, altro foreign fighter dello stesso gruppo: Kotey si era dichiarato colpevole per tutti i capi d’accusa nei propri confronti a settembre e la sua pena sarà decisa il prossimo 29 aprile.

– Leggi anche: Il processo negli Stati Uniti ai foreign fighters della cellula dell’ISIS “i Beatles”